Si è svolto nella serata di ieri un colloquio di oltre tre ore tra Silvio Berlusconi e il premier Enrico Letta, definito “cordiale e positivo“, e durante il quale si sarebbe parlato di economia in vista del vertice europeo, arrivando anche ad un’intesa sulle misure riguardanti l’Iva e il lavoro che saranno varate oggi in Consiglio dei ministri. L’aumento di un punto dell’Iva, che dovrebbe scattare il 1 luglio, è invece congelato fino a settembre, con la possibilità di un ulteriore rinvio a dicembre in sede di conversione. Anche il premier Letta sarebbe rimasto soddisfatto del colloquio, e avrebbe commentato: “E’ andata bene, è stata una buona discussione sull’Europa, sul tetto del 3% e sul rilancio dell’economia. Anche la lunghezza dell’incontro mi pare dimostri che non c’è volontà di rompere“.
All’incontro hanno partecipato anche Gianni Letta e il vicepremier Angelino Alfano. Il Cavaliere, ancora furioso per la condanna a sette anni nel processo Ruby, avrebbe incalzato il premier proprio sui temi economici, per cercare anche di tenere a bada i “falchi” del partito, tentati di porre fine al governo. Non si sarebbe parlato di altri temi, come la questione dell’acquisto dei 90 F-35, osteggiato da una parte del Pd, e ufficialmente neanche di giustizia, anche se è probabile che il leader Pdl si sia lamentato per le sue vicissitudini giudiziarie.
Il Cavaliere cercherebbe garanzie riguardo ai suoi processi, e avrebbe detto di non voler finire nella trappola del Pd, che “sarebbe pronto a fare un nuovo governo con i grillini“. Nel Pdl, inoltre, molti accusano il Capo dello Stato di non aver difeso Berlusconi dagli attacchi giudiziari. Il premier Letta, nel pomeriggio, era intervenuto in Senato, e aveva sottolineato il momento difficile che sta attraversando l’Italia, spiegando: “Solo dall’anno prossimo potremo avere flessibilità nei conti pubblici: quest’anno ci attende ancora il gran premio della montagna“.
Quanto all’aumento dell’Iva, il premier ha replicato alla mozione del leghista Calderoli che “impegna il governo a verificare in sede europea la compatibilità di un intervento d’urgenza per la sospensione dell’Iva“, dicendo: “Per quel che mi riguarda il parere è favorevole”. Letta, adesso, punta ad arrivare all’autunno, quando dovrebbero arrivare gli effetti sull’erario dei pagamenti della Pubblica Amministrazione verso le imprese, che potrebbero ripercuotersi positivamente sull’economia, e allora, dopo l’uscita dalla procedura per il deficit eccessivo, il governo potrà “scrivere insieme al Parlamento” il bilancio del 2014, e affrontare il tema dell’Imu, oltre che del secondo rinvio dell’Iva.