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Johnson & Johnson, talco ritirato dal mercato: è cancerogeno

Johnson & Johnson, talco ritirato dal mercato: è cancerogeno

Duro colpo per il colosso dell’industria farmaceutica Jhonson & Jhonson, cui la Food and Drug Administration indiana ha ritirato la licenza per produrre il talco per bambini nello stabilimento di Mulund, a Bombay.

In ben 15 lotti di talco Jhonson’s baby è stata riscontrata la presenza di una pericolosa sostanza cancerogena, l’ossido di etilene, che potrebbe causare anche fastidiose irritazioni.

“L’ossido di etilene può essere usato legalmente per la sterilizzazione – ha spiegato KB Shende, della FDA – ma la società non si è preoccupata di effettuare i test dopo il processo per controllare le quantità residuali presenti nel prodotto. E i prodotti sono utilizzati per i neonati. E’ necessario che l’azienda prenda tutte le precauzioni possibili”.

Il provvedimento della FDA, che si basa su test effettuati nel 2007, entrerà in vigore dal prossimo 24 giugno. La società potrà comunque fare ricorso entro 90 giorni per annullare l’atto.

“La FDA ha sollevato preoccupazione per il trattamento con ossido di etilene, che non è stato incluso come parte del processo di fabbricazione presentato alla FDA. Questo metodo – ha tenuto a precisare il portavoce della Jhonson & Jhonson – è ampiamente utilizzato per dispositivi medici di tutto il mondo. Questa è stata seguita come eccezione e tutti i protocolli di sicurezza interni sono stati seguiti per garantire che la sicurezza del consumatore non sia stata compromessa. Inoltre, abbiamo accertato che non c’erano lamentele o effetti imprevisti/indesiderati riportati riguardanti qualsiasi dei lotti in questione”.

In ogni caso, l’ordine della FDA riguarda esclusivamente i prodotti cosmetici dello stabilimento di Mulund, mentre si potrà continuare a fabbricare in questa sede i prodotti non cosmetici, nello specifico le bende adesive Band-Aid e gli assorbenti igienici.

L’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, che già da tempo monitora le attività della J&J a causa delle controverse sperimentazioni sugli animali, ha immediatamente chiesto al Ministero della Salute di effettuare una massiccia serie di controlli al fine di verificare l’eventuale presenza dell’ossido di etilene nei prodotti in commercio in Italia.

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