Secondo il rapporto Nielsen “State of the Media The Social Media Report“ presentato in occasione del “Social Media Week” Facebook continua a dominare le scene dei social network e quindi anche a veicolare il maggior mezzo di relazione interpersonale online mai esistito.
Anche quest’anno il sito di Mark Zuckerberg, che ha significato il primo clik sulla rete per moltissimi dei propri utenti, si conferma il social network più frequentato degli Stati Uniti con oltre 140 milioni di visitatori unici a Maggio 2011.Al secondo posto, sempre negli USA, ci sono invece i blog (da quelli di cucina a quelli patriottici e perfino a quelli con sfondo sessuale), visitati da oltre 50 milioni di utenti. Segue con oltre la metà del numero di utenti Twitter, considerato da parecchi l’antitesi di Facebook per la maggiore serietà e la minore speculazione commerciale, che sempre nello stesso mese preso a campione ha collezionato soltanto 23 milioni di utenti unici.
Nel rapporto Nielsen si possono leggere anche molti altri dati interessanti come il fatto che gli utenti spendano “più tempo su Facebook che su qualsiasi altro brand digitale”. In pratica dedicando al social network di Zuckerberg, sempre nel mese preso in oggetto, oltre 53.457.258 minuti alle pagine di Facebook, che quindi rischia di diventare non solo l’unico sinonimo di social network per la grande maggioranza degli utenti, ma anche, praticamente, il sinonimo di internet stesso!
Molti analisti stanno incrociando i dati del tempo passato su Facebook con il grado di recessione delle economie, arrivando addirittura ad ipotizzare (ma sono davvero pochi quelli che lo fanno con un minimo di serietà) che la crisi economica sia stata un effetto del social network! Rimanendo in tema recessione c’è da dire che nel rapporto Nielsen c’è anche qualche dato relativo all’Italia. Ad esempio l’utente tricolore spende circa un terzo del proprio tempo on-line per visitare social network e blog, cioè circa il 31% del loro “tempo internet“. Il rapporto Nielsen completo è disponibile on-line, ma se non avete pazienza ed una buona conoscenza dell’inglese e davvero sconsigliabile iniziarne la lettura.