Tragedia quella avvenuta a Palermo dove Rosanna Marenzano, giovane donna di 23 anni incinta al nono mese, è morta durante la corsa in ospedale per andare a partorire. Neppure il bambino che aveva in grembo ce l’ha fatta, morto nel corso della notte per complicazioni cardiache. Giuseppe Zito e Rosanna erano sposati da poco più di un anno ed erano in attesa del loro primo figlio. Il bambino, con ogni probabilità, sarebbe stato chiamato Pietro per onorare la memoria del padre di Giuseppe, venuto a mancare poco tempo fa.
Ma i sogni di questa giovane famiglia sono stati tremendamente distrutti nel giorno in cui il piccolo è venuto alla luce. Dopo che si erano rotte le acque alla donna, la coppia si è messa in auto per correre in ospedale quando, in via Emanuele Paternò, la smart a bordo della quale i due viaggiavano si è capovolta per l’eccessiva velocità e a causa di un dosso non segnalato che avrebbe fatto scaraventare l’auto sul muro che costeggiava la strada.
Rosanna è morta quasi sul colpo, sebbene fosse ancora in vita al momento dell’arrivo degli operatori del 118, mentre il marito sarebbe rimasto praticamente illeso. I medici intervenuti sul posto sono riusciti a praticare il massaggio cardiaco alla donna fino all’arrivo in ospedale dove poi è stata trattata chirurgicamente. Il piccolo neonato è stato dapprima salvato per mezzo di una complessa operazione, mentre la donna è morta tra le braccia dei medici. Il neonato, ricoverato tutta la notte nell’unità di terapia intensiva neonatale, è poi morto per complicazioni cardiache.
Diversi momenti di tensione sono stati registrati sia a causa di Zito, più volte bloccato dalla polizia mentre tentava di ferirsi sbattendo la testa nel muro, sia dai parenti della coppia, più volte sul punto di azzuffarsi. Essendo, probabilmente, l’incidente stato causato dall’eccessiva velocità di Giuseppe Zito alla guida, il 24enne, lavoratore saltuario, potrebbe essere indagato per omicidio colposo.
