“I giovani si abituino a non avere più il posto fisso. Che monotonia. E’ bello cambiare e accettare le sfide”. Sono queste le parole del Premier incaricato Mario Monti, ospite ieri sera della trasmissione televisiva di canale 5 Matrix. Il lavoro, soprattutto quello giovanile, è uno dei temi più caldi del governo, dato soprattutto il braccio di ferro in corso tra lo stesso Monti, il ministro Fornero e i sindacati in ordine all‘articolo 18. “L’articolo 18 non è un tabù, può essere pernicioso per lo sviluppo dell’Italia” osserva Monti. Ma sicuramente il Governo non chiude la strada ai sindacati: “Sul mercato del lavoro è normale avere più dialogo e questo dialogo ci sarà, ma con tempi brevi, da Italia europea”. Il tutto accompagnato poi da un significativo apprezzamento: “Sulla riforma delle pensioni i sindacati hanno fatto tre ore di sciopero generale, che sono molto poco, ma non sono un segno di debolezza bensì di grande maturità del sindacato”.
Apprezzamento che si estende poi anche agli italiani che “chiamati a fare sforzi importanti, hanno sorpreso tutti, anche all’estero per la grande serenità con cui li hanno affrontati”. Per Monti, dunque, la finalità principale della riforma del mercato del lavoro “è quella di ridurre il terribile apartheid che esiste tra chi per caso o per età è già dentro e chi fa fatica ad entrare. Bisogna ridurre questo divario”.
Si passa poi a parlare dello spread: “l’obiettivo non è ancora raggiunto, deve scendere ancora e scenderà, ma la tendenza è decrescente, siamo scesi di 200 punti rispetto a novembre” le parole del Premier, dichiarando poi a proposito della sua esperienza: “Non so nel marzo 2013, o quando sarà, che ricordo avrò. Ma so che sarà una parentesi chiusa e che il ricordo sarà positivo se l’Italia sarà in una posizione migliore rispetto a oggi. Penso che ce la faremo”. Proprio in ordine a ciò il premier rivela di non “aspettarsi appoggio se faremo cose sbagliate, anzi mi aspetto che saremo invitati ad andarcene ed ovviamente ce ne andremo, ma se faremo cose utili, e anche migliorabili, credo che dare l’appoggio al nostro governo sia un servizio reso all’Italia”, trovando conforto “nel fondamentale appoggio che Berlusconi dà al governo, assieme al Pd e al terzo Polo contribuendo a dare un senso di continuità col precedente governo di fronte alla comunità internazionale”.
Parlando dell’ultimo accordo raggiunto a livello europeo, il Premier rivela: “la crescita non sarà più un omaggio verbale, ma diventerà il cuore della politica europea dei prossimi mesi. L’accordo è importante perché consolida e cristallizza, e rende definitiva, l’adesione alla disciplina di bilancio. Un bene per tutti quanti in Europa perché nel 2003 furono Germania e Francia a mettere in discussione quella disciplina”. Monti vuole infine condividere un suo moto d’orgoglio con tutti gli italiani: “Ora tanti capi di governo quando vogliono far valere le loro posizioni in Europa vengono a Roma a confrontarsi e noi parliamo da pari a pari senza dover più chiedere comprensione. In Italia trovo l’opinione pubblica che sta recuperando il suo orgoglio, il suo patriottismo. L’altro giorno a Londra ho visto tanti giovani orgogliosi di essere italiani”.Il tutto condito da una bella battuta: “Mi sto commuovendo, anche se non sono il ministro del Lavoro”.