Il Movimento 5 Stelle è nato per fare politica in maniera molto diversa dai tradizionali partiti. Una missione che per molti aspetti può dirsi certamente compiuta. Il movimento che ruota attorno al comico Beppe Grillo, nella bufera per il caso Equitalia, ha raccolto consensi via via crescenti, riuscendo a portare nei comuni, nelle province e nelle regioni propri esponenti. Non mancano, però, i dissapori tipici dei partiti tradizionali.
L’ultima polemica è attorno al quotidiano che fu del Pci e poi dei Ds, L’Unità. Il consigliere dell’Emilia Romagna Andrea Defrancesco, nei giorni scorsi aveva promosso una risoluzione a favore dei lavoratori dello storico giornale. Ma l’azione ha fatto infuriare Beppe Grillo e gran parte degli attivisti. Il M5S, infatti, è sempre stato contrario a quei quotidiani che sopravvivono grazie al finanziamento pubblico. Il comico genovese, dal suo blog, ha dato il benservito a Defrancesco, sostenendo che Pd o Pdl sono pronti ad accoglierlo tra le loro braccia. Moltissimi elettori del M5S chiedono che il consigliere regionale lasci l’incarico. Ma per altri i metodi di Grillo sono antidemocratici e non si può pretendere che su ogni argomento tutti abbiano la medesima posizione.
Ma che fare il consigliere regionale? Defranceschi sembra pronto a lasciare. Ufficialmente si è preso “una pausa di riflessione”.