La casta dei politici ancora sotto attacco. Le bordate, stavolta, giungono da una che della casta per eccellenza ha fatto parte per un po’ di tempo. Franca Rame è stata senatrice dell’Italia dei Valori dal 2006 al 2008. Due anni sono niente rispento a certi tromboni che stanno aggrappati alla poltrona anche per più di mezzo secolo, ma sono abbastanza per capire come davvero funzionano le istituzioni del nostro paese.
Il ritratto che l’attrice fa del parlamento è sconcertante: “Quello che ho vissuto al Senato è il più brutto periodo della mia vita – ha spiegato al Fatto la moglie di Dario Fo. – Faccio un esempio: in due anni sono stata l’unica a tirar fuori il problema del conflitto d’interessi di Berlusconi, ma la proposta è caduta nel più grande gelo e disinteresse da parte di tutti. E dire che tra parlamentari e senatori siamo attorno alle mille unità. Se novecento di loro andassero a casa sarebbe meglio. Mi dispiace per loro perché gli toccherebbe lavorare, perché lì dentro non si può dire che si lavori – ha detto l’attrice. – Se avessi lavorato come lavorano in generale fanno i senatori, avrei lavorato sette ore alla settimana. L’ho ben calcolato: sono proprio sette ore”.
Destra e sinistra? Per Franca Rame sono tutti uguali: se si analizzano le assenze in base all’appartenza politica, si vede che grosse differenze non ve ne sono. E anche quando in parlamentari sono in aula, non è che facciano questo gran bene.