I dati parlano chiaro: i lettori del web sono in continua crescita. E’ quanto si evidenzia nel rapporto Fieg “La stampa in Italia 2009-2011”. I fruitori dei siti web gestiti dai quotidiani in un giorno medio sono passati da 4 a 6 milioni, mentre dal 2009 al 2011 gli utenti attivi su internet sempre nel giorno medio sono cresciuti da 10,4 a 13,1 milioni, rispettivamente con un incremento del 50% e del 26%, la tendenza è di un aumento ulteriore cita il rapporto: “Internet si è rivelato una risorsa che ha contribuito ad allargare il pubblico dei lettori”. Dati confortati dalle rilevazioni Audiweb secondo cui fra tutti gli utilizzatori del web nel 2011 ben il 51% ha frequentato siti di informazione.
Di conseguenza si accentua la perdita dei ricavi pubblicitari per la carta stampata, mentre sono positive le stime per i quotidiani online, tendenza confermata anche per il 2012. Nel 2011 il calo della pubblicità sui quotidiani tradizionali e stata di un meno 5,7%, i ricavi delle attività online sono stati invece del 32% anche se in valori assoluti l’incidenza sul fatturato è ancora limitata (1,4%).
Secondo il presidente della Fieg e dell’Ansa Giulio Anselmi la carta stampata non è al capolinea: “L’editoria cartacea attraversa una fase di crisi ma non è un malato terminale. Sono oltre 22 milioni le persone che ogni giorno leggono quotidiani, quasi 33 milioni i lettori di periodici, circa sei milioni gli utenti di siti web dei quotidiani. Numeri di una forza straordinaria che ha bisogno di manutenzione sul fronte della qualità e della capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini”.
Sempre secondo Anselmi: “La chiave del futuro è una politica capace di frenare la flessione produttiva e di cogliere le occasioni di sviluppo. C’è la necessità di una rivoluzione industriale, che le aziende devono realizzare mettendo sul mercato prodotti di qualità.La rivoluzione della multimedialità è inevitabile per sopravvivere non può attendere oltre se non si vogliono pagare prezzi altissimi, non può essere condotta con superficialità”.
Insomma le vendite sono in calo ma non i lettori di quotidiani che nel 2011 sono aumentati dell1,8% ovvero 24,2 milioni, pari al 46,2% della popolazione adulta cioè dai 14 anni in su. Quanto al mercato pubblicitario come denuncia il rapporto della Fieg “resta fortemente squilibrato in favore del mezzo televisivo e la situazione dovrebbe aggravarsi nell’anno in corso, in quanto le previsioni indicano un ulteriore calo degli investimenti pubblicitari e a farne le spese saranno ancora una volta soprattutto i mezzi stampati”.