Gli scienziati hanno scoperto che la nostra Via Lattea si trova immersa nel cuore di un’immensa nube di gas caldo: le immagini sono arrivate a noi, di grandi dimensioni, grazie al NASA Chandra X-ray Observatory. Le foto in questione hanno permesso di trovare le prove del fatto che la nostra galassia è immersa in un alone di gas bollente, che si estende per centinaia di migliaia di anni luce.
Secondo gli scienziati, la massa stimata di tutta la nube dovrebbe essere paragonabile alle dimensioni di tutte le stelle della galassia. Un recente studio – condotto da un team di ricerca formato da cinque astronomi e grazie all’utilizzo dei dati di Chandra dell’Osservatorio Spaziale dell’Agenzia Spaziale Europea XMM-Newton e dell’Osservatorio Satellitare Suzaku del Giappone – ha analizzato nel dettaglio sia la massa dell’alone di gas caldo che la temperatura.
“Le osservazioni di Chandra implicano un immenso serbatoio di gas caldo attorno alla Via Lattea. Si può estendere per poche centinaia di migliaia di anni luce attorno alla Via Lattea o può estendersi più in là nel gruppo locale delle galassie circostanti. In entrambi i casi, la sua massa sembra essere molto grande“.
Ha spiegato il co-autore della ricerca, Smita Mathur della Ohio State University di Columbus. Così, gli scienziati hanno stimato che la temperatura della nube è tra 1 milione e 2,5 milioni di gradi kelvin: in sostanza, centinaia di volte più calda di quella della superficie del Sole. Ad ogni modo, questo non è il primo studio che ha tentato di dimostrare che la Via Lattea – così come anche altre galassie, probabilmente – è incorporata in un gas bollente con una temperatura compresa tra i 100 mila ed 1 milione di gradi kelvin, ma adesso c’è la prova:
“Sappiamo che il gas è attorno alla galassia e sappiamo quanto è caldo. La vera domanda è: quanto è grande l’aureola e quanto è massiccia?“.
Ha spiegato Anjali Gupta, autore principale dello studio pubblicato sull’Astrophysical Journal. Comunque, occorreranno altri studi per poter dare conferma della temperatura della nube, che servirebbe anche per cercare di risolvere il mistero del “barione mancante”: i barioni sono delle particelle – come i neutroni ed i protoni – che costituiscono ben oltre il 99,9 per cento della massa degli atomi presenti nell’Universo. Oggi, però, manca all’appello circa la metà dei barioni ed il lavoro di Gupta e degli altri scienziati potrebbe significare che i barioni mancanti della galassia siano nascosti nell’alone di gas caldo che la avvolge. La densità stimata dell’alone è così bassa che nubi del genere, nelle altre galassie, potrebbero sfuggire ai rilevamenti.