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Vendola querelato per diffamazione

Vendola querelato per diffamazione

In politica bisogna sempre stare attenti a ciò che rientra nella sfera della legittima critica politica e della diffamazione, in quanto le affermazioni, talora assai forti, fatte in momenti elettorali e non rischiano di diventare offese e ledere la libertà e l’immagine altrui. Non sarebbe questo il caso secondo i legali di Nichi Vendola, il capo di Sinistra ecologia e libertà, presidente della regione Puglia, il quale in un’intervista del 2009 non avrebbe affatto ingiuriato l’ex parlamentare Salvatore Greco.

La denuncia era arrivata in verità dall’ex ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto, il quale ha accusato Vendola di diffamazione e calunnie nei confronti di se medesimo e di Salvatore Greco su un’intervista apparsa sul quotidiano spagnolo “El Pais” nel giugno 2009.

Nell’intervista il presidente della regione Puglia avrebbe attaccato duramente l’ex parlamentare sulla sua condotta morale in politica, attacco che secondo l’ex ministro avrebbe superato il limite etico concesso alla critica politica e perfino alla semplice buona educazione e sarebbe caduto in un basso attacco personale.

Il Giudice per le indagini Preliminari (Gip) di Bari ha disposto oggi, dopo la querela di Fitto, l’imputazione coatta a carico del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola sempre in relazione alla stessa intervista.

Gli avvocati del leader di Sinistra Ecologia e Libertà hanno promesso battaglia e sembrano convinti dell’innocenza del loro assistito: “dimostreremo la legittimità della critica politica espressa dal presidente Vendola, è improponibile che una persona nella sua condizione venga indagata per affermazioni del tutto legittime in una sana contrapposizione politica.”

Il presidente Vendola non ha incassato particolare sostegno dai suoi “alleati politici” e nessun commento sulla vicenda è venuto da Bersani, che pure l’aveva sostenuto all’indomani della querela di Fitto, o da Di Pietro. Commenti invece pungenti dall’ex maggioranza, in particolare dal Pdl, da cui sono giunti degli ironici inviti a dimettersi, in quanto “una persona indagata dovrebbe dimettersi da una carica pubblica per il decoro da attribuire ad essa”. Risulta chiaro il riferimento alla posizione di Vendola sui processi di Berlusconi.

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