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USA, processo da rifare: un giurato usava Twitter, un altro dormiva

USA, processo da rifare: un giurato usava Twitter, un altro dormiva

Controversa notizia che ci giunge dagli USA. La Corte Suprema dello stato dell’Arkansas ha rigettato una sentenza di condanna a morte perché uno dei giurati era collegato a Twitter nel corso del processo. Così, i legali di Erikson Dimas-Martinez, giudicato colpevole per l’omicidio di un minorenne nel 2006, hanno fatto appello contro la sentenza, sottolineando anche il fatto che un altro giurato avrebbe dormito in aula, compromettendo l’esito del giudizio.

Il giurato, colpevole di aver twittato in aula, si chiama Randy Franco ed in un posto, sul celebre social network, aveva scritto: “Bisogna compiere delle scelte. È finita” riferendosi alla sentenza di morte. In altri post invece aveva parlato del Tribunale, di come fosse fatto, rivelando anche dettagli sul caso. Cosa che i giudici avevano assolutamente vietato ai giurati.

“Il fatto che un giurato dormiva e un secondo twittava rappresenta un fatto grave”, ha affermato la Corte nella sentenza pubblicata oggi.  Gli avvocati di Dimas Martinez avevano già presentato richiesta per un nuovo processo nel 2010, ma in primo grado l’istanza era stata respinta. I legali si sono poi rivolti alla Corte Suprema dello stato dell’Arkansas, puntando sulla “colpa della giuria mettendo in dubbio l’imparzialità del tribunale”, come si legge nella sentenza. Il giurato Franco ha provato a difendersi, sostenendo che nei suoi pst non avrebbe rivelato nulla del processo, ma non c’è stato nulla da fare: “In base alla natura di Twitter, ovvero quella di social media, i tweet di Franco sul processo erano più che discussioni pubbliche. Non si addice a un giurato la pubblicazione di pensieri, riflessioni o altre informazioni del caso”. Processo dunque da rifare.

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