Il cucciolo di panda – nato la scorsa settimana, a seguito di un accoppiamento naturale nello zoo Ueno di Tokyo – non ce l’ha fatta: il piccolo di panda gigante è deceduto, a seguito di una polmonite. Il personale dello zoo ha trovato il cucciolo sdraiato sulla schiena, sulla pancia della mamma Shin Shin, poco prima che il suo cuore smettesse di battere. Un’inutile corsa per effettuare il massaggio cardiaco ed i trattamenti d’urgenza, che non sono serviti a nulla. Il piccolo aveva un peso di poco superiore ai 100 grammi.
La notizia è stata data sul sito web dello zoo di Tokyo e si è diffusa tramite i media giapponesi. La TV pubblica NHK ha interrotto la regolare programmazione per trasmettere un’edizione flash del telegiornale e divulgare la triste notizia. Il piccolo era il primo panda nato a Ueno da ben 24 anni ed il primo in assoluto nato tramite un accoppiamento naturale. Nel 1988, 3 cuccioli di panda erano nati, ma grazie all’inseminazione artificiale. Di qualche mese fa, infatti, è la notizia di un recente studio – effettuato da alcuni ricercatori dello Smithsonian Conservation Biology Institute, negli Stati Uniti – che ha rivelato come il panda rischi l’estinzione anche a causa delle sue abitudini sessuali:
“I loro cicli riproduttivi stagionali sono molto brevi e questo rende il loro accoppiamento molto difficile, anche nelle condizioni controllate di cattività. Abbiamo scoperto che anche i panda maschi hanno cicli ugualmente brevi e restrittivi. Il testosterone e la produzione di sperma migliora durante l’inverno, per raggiungere il culmine in marzo ed eprile, dopodichè termina improvvisamente in giugno. Questo significa che, se per qualche motivo una coppia di panda non coglie l’occasione appena si presenta o ha i cicli riproduttivi sfasati per qualche ragione, la riproduzione non ha successo“.
Spiega Copper Aitken-Palmer, veterinario a capo dello studio. I genitori del cucciolo sono la mamma Shin Shin ed il papà Ri Ri. La notizia della nascita del piccolo era stata accolta con entusiasmo anche dal governo di Pechino: “È una buona notizia, i panda giganti sono messaggeri di amicizia“, aveva dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri. In Cina, infatti, i panda giganti sono considerati un tesoro nazionale.