Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha preso a cuore la situazione di Rimsha Masih, la bambina cristiana affetta da sindrome di Down arrestata in Pakistan con l’accusa di blasfemia per aver dato fuoco ad alcune pagine del Noorani Qaida, il manuale per imparare a leggere il Corano.
”Attraverso la nostra ambasciata a Islamabad sto seguendo personalmente e con grande attenzione la vicenda”, ha annunciato mediante il suo profilo su Twitter.
Le pressioni internazionali hanno spinto il presidente Asif Ali Zardari a ordinare al ministro dell’Interno Rehman Malik di consegnargli immediatamente un rapporto sull’accaduto.
Il capo dello Stato ha dichiarato: “Non permetteremo in alcun modo un uso strumentale della legge sulla blasfemia”. Successivamente, ha assicurato di voler proteggere la vita e la proprietà privata dei cristiani e di volersi accertare “che la storia non venga usata da chiunque per interessi personali”.
Intanto l’opinione pubblica internazionale preme affinché la legge sulla blasfemia venga modificata.