Vicenda al limite dell’irreale in Cina, dove una nonna ha mozzato le mani della sua nipotina di 8 mesi. Secondo il The Mirror, questo atto bizzarro e raccapricciante si è verificato due giorni fa nella provincia cinese di Shandong, presso Jinan, mentre la nonna aveva in cura la bambina essendo i suoi genitori al lavoro.
Nessuno sa il perché del gesto compiuto dalla donna. Quel che è certo è che dopo aver amputato le mani della piccola, ha tentato il suicidio ed ora è in coma. Un vicino ha detto che nessuno sapeva cosa fosse successo fino a quando la madre della bambina tornò dal lavoro per poi uscire subito dopo dalla casa con la piccola in braccio, ricoperta di sangue e senza le manine. I medici hanno riattaccato le mani dopo un intervento chirurgico durato circa 12 ore, ma non si sa ancora se ha avuto successo. Ci vorrà del tempo per sapere se il danno del nervo è esteso e se in futuro occorreranno altri interventi per garantire alla piccola la possibilità di muovere le sue mani.
Quest’atto orribile non è un’anomalia in quella parte del mondo. In Cina, India, Medio Oriente e persino in Africa, le donne sono spesso considerate cittadini di seconda classe, mentre quello maschile è il sesso preferito. Alcune donne incinte ricorrono ad aborti prematuri e pericolosi nel momento in cui vengono a sapere che il figlio primogenito è in realtà una femmina. Si tratta di un problema così grave in alcune parti dell’India induista, tanto da essere vietati alle donne incinte esami con ultrasuoni impedendo alle donne così di conoscere il sesso del feto prima che venga alla nascita.
Anche dopo la nascita in Cina e India, alcune madri cercano di sbarazzarsi delle loro bambine. In India una madre riferito di aver gettato la sua bambina dalla finestra di un ospedale, mentre altri rapporti di storie dell’orrore simili occupano gran parte del telegiornale della sera.