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Stormfront contro il ministro Riccardi: “Fa sparire la razza bianca”

Stormfront contro il ministro Riccardi: “Fa sparire la razza bianca”

Il sito neonazista Stormfront ha lanciato un nuovo attacco contro il ministro Andrea Riccardi, il quale aveva proposto l’adozione di regole che andassero ad  arginare l’antisemitismo ed il razzismo sul web. Le sue dichiarazioni, però, non sono piaciute agli estremisti di destra che, sul sito, hanno bollato il ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione come un collaboratore del Giudaismo internazionale. Come si legge sul sito “il suo ruolo è quello di meticciare e far sparire gli italiani”. 

Non è la prima volta che un ministro finisce nel mirino di Stormfront. Infatti, già nello scorso dicembre il sito aveva fatto un elenco di professori ebrei nelle Università e una degli “amici dei giudei”, nella quale aveva incluso anche lo stesso Riccardi.

Annamaria Cancellieri, ministro dell’Interno, ha condannato l’attacco ed ha invitato a non abbassare la guardia, sottolineando:

Purtroppo non sempre si riescono ad isolare questi rigurgiti neonazisti e il brodo che li alimenta. Per cui è importante non abbassare la guardia e condannare senza mezzi termini questa violenza verbale razzista e antisemita. Così come è importante l’azione portata avanti proprio dai colleghi Riccardi insieme a Paola Severino per un inasprimento delle regole volte ad arginare la diffusione via web di sentimenti e ideologie di stampo neonazista.

Nel frattempo, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso il Dipartimento delle Pari Opportunità  ha già avviato una propria istruttoria, segnalando tempestivamente alla Polizia Postale il gravissimo fatto chiedendone l’oscuramento.

Il comunicato ministeriale continua con le seguenti parole:

Come già evidenziato più volte negli ultimi tre anni e’ cresciuto esponenzialmente il numero di siti, blog e post per i quali l’Ufficio ha provveduto o ad attivare le procedure di oscuramento o rimozione da parte della Polizia Postale o a formulare direttamente notizie di reato all’autorita’ giudiziaria per incitamento all’odio razziale.

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