Una sentenza a dir poco storica e salutata con gioia da oltre 22.442 coppie omosessuali sposate dall’entrata in vigore della normativa in materia e che, nel 2005, divenne il simbolo delle politiche di uguaglianza e della protezione dei diritti di cittadinanza del primo governo socialista di Zapatero. In quell’occasione la Spagna, dopo Olanda, Belgio e Canada, fu il quarto Paese al mondo a riconoscere il matrimonio gay, ma nel tempo il suo esempio è stato seguito da almeno un’altra decina di Paesi. Il Partito Popolare, con l’allora leader dell’opposizione, Mariano Rajoy, attuale premier, presentò il ricorso alla Consulta sia contro la polemica riforma del codice civile che riconosceva le nozze fra le coppie gay che contro il diritto all’adozione, introdotto proprio dalla normativa.
Con il voto a favore di 8 magistrati e 3 contrari e con una maggioranza più ampia di quella attesa, la sentenza della Corte Costituzionale avalla totalmente la normativa, sebbene le motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni. Immediata è stata la reazione del ministro della Giustizia spagnolo, Alberto Ruiz Gallardon, che ai media ha dichiarato che il Partito Popolare “si atterrà alla sentenza della Corte Costituzionale, non modificherà la vigente legge e, pertanto, lascerà esattamente la regolazione che i giudici togati hanno avallato”. Per il ministro la senza “convalida che l’unione fra persone dello stesso sesso rientra nella concezione di matrimonio raccolta nel testo costituzionale, stabilendo una dottrina vincolante”.
Sono più di 4.573 le coppie gay ad essersi sposate solamente nel 2006. Secondo l‘Istituto Nazionale di Statistica, da allora la media è aumentata del 21,5% lo scorso anno, raggiungendo quota 3.880, probabilmente proprio per il timore causato dal ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale. “È una sentenza giusta e rappresenta un grande passo avanti, senza ritorno, sulla strada dei diritti civili”, ha commentato alla radio Cadena Ser Ernesto Gasto, consigliere socialista di San Sebastian, nel Paese Basco, primo politico spagnolo a sposarsi con il consigliere socialista Inigo Alonso, di Lasarte, in Guipuzocoa, nel settembre del 2005.