Scritte choc contro Gesù su portone convento di Gerusalemme

Una scritta che potrebbe essere fonte di notevoli tensioni quella individuata sulla porta principale di un convento francescano a Gerusalemme. Secondo quanto riportato dal sito della Custodia della Terra Santa, la scritta blasfema in lingua ebraica recita così: “Gesù figlio di...”. L’oltraggiosa offesa è stata trovata sul portone di ingresso al Convento di San Francesco sul Monte Sion di Gerusalemme. Sembra che gli autori abbiano agito in fretta, in quanto ci sarebbe una correzione grammaticale. Si suppone, infatti, che coloro che abbiano scritto, una volta che si sono resi conto dell’errore, l’abbiano immediatamente corretto. La paternità dell’atto è stata attribuita ai sostenitori delle frange estreme del movimento dei coloni, come già avvenuto per episodi simili in passato.

Un mese fa altre scritte oltraggiose verso la Chiesa, accompagnate da un tentativo di incendio, erano state tracciate sul portone dell’Abbazia di Latrun (a ovest di Gerusalemme), provocando lo sdegno in Israele. Ma, nel corso di un’intervista concessa al giornale Haaretz il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, aveva poi accusato i dirigenti israeliani di aver avuto reazioni troppo deboli di fronte al perpetrarsi degli attacchi contro la comunità cristiana locale.

Dei momenti di tensione sono stati registrati oggi nella Città vecchia di Gerusalemme quando, in occasione della Festa ebraica dei Tabernacoli (Sukot), un gruppo di ebrei nazionalisti ha fatto ingresso nella Spianata delle Moschee. Secondo quanto riferito da  fonti giornalistiche i nazionalisti ebrei sono stati affrontati da fedeli musulmani, mentre la polizia israeliana sarebbe stata costretta ad intervenire per riportare la calma. Sempre secondo le fonti, la polizia ha fermato il dirigente della corrente massimalista nel Likud Moshe Feiglin, anche esponente del movimento dei coloni, nel momento in cui quest’ultimo ha dato l’impressione di voler recitare preghiere ebraiche nel recinto antistante la Moschea al-Aqsa. Il tutto a poca distanza dal convento francescano, sul cui portone sono state apposte blasfeme scritte.