Decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Mosca per le attese nuove proteste contro le frodi elettorali. La partecipazione popolare è stata massiccia, più delle manifestazioni di due settimane fa. Una delle più grandi manifestazioni dal collasso dell’Unione Sovietica del 1991. Ci sono state anche altre proteste in città più periferiche, dall’Est alla Siberia ma con un numero minore di persone coinvolte.
Numeri importanti, seppur sempre contestati tra organizzatori e forze dell’ordine come succese quasi sempre in questi casi: 120mila persone secondo gli organizzatori, 30mila per la polizia, comunque più dei 50mila scesi il 10 dicembre scorso in piazza Balotnaia.
Oltre alla grande folla pacifica, variegata per età, estrazione sociale e orientamento politico, con il simbolico nastro bianco, due sono stati i grandi protagonisti che hanno caratterizzato questa manifestazione, uno protagonista della Russia del passato, l’altro del futuro: il blogger anti Putin Alexiei Navalni e l’ex presidente sovietico Mikhail Gorbaciov. Il primo presente anche fisicamente sul luogo della protesta, il secondo, assente solo per motivi di salute, ha comunque fatto conoscere il suo pensiero in merito con un’intervista riportata dalla radio “Eco di Mosca”.
Il blogger Navalni è stato tra i più applauditi, oltre alle dichiarazioni anti-Putin, ha infiammato la folla con la promessa di portare a febbraio, (in vista delle presidenziali che si terranno il 4 marzo), oltre un milione di persone e di assaltare il Cremlino se il potere non risponderà alle richiesta del popolo, in primis nuove elezioni.
Anche il padre della Perestroika Mikhail Gorbaciov è d’accordo che la Russia deve voltare pagina: “Vladimir Putin deve lasciare il potere ora di fronte alla contestazione senza precedenti contro il suo regime, tre mandati, due da presidente e uno da premier, sono abbastanza. Perché, altrimenti, si consolidano troppo i clan, le cerchie di potere vicine al leader”.
Putin, già due volte presidente, poi Premier per aggirare la Costituzione che vieta tre mandati consecutivi, è ora di nuovo candidato alla presidenza.
La manifestazione, che ha visto la partecipazione anche di altri importanti figure della russia del presente e del passato: l’ex campione mondiale di scacchi Garry Kasparov, l’ex vicepremier Boris Nemtsov, lo scrittore Boris Akunin. Erano almeno in 20 che si sono avvicendati sul palco.
Le tv statali saldamente in mano al clan Putin, hanno coperto la manifestazione di protesta odierna a Mosca contro i brogli elettorali senza riportare le critiche al Premier e al presidente Medvedev.