Questa settimana, la Corte Suprema degli USA deciderà della tanto attesa – sin dall’inizio del mandato di Barack Obama – e tanto discussa riforma sanitaria, oltre che dell’autorità degli stati di poter imporre leggi sull’immigrazione. Due temi scottanti che, sicuramente, giocheranno un ruolo importante per la rielezione del presidente USA.
La maggioranza degli americani pare opporsi alla riforma sanitaria di Obama, ma sostenerlo nel resto delle sue disposizioni. A rivelarlo è un sondaggio condotto e reso noto dalla Ipsos, per conto dell’agenzia di stampa Reuters. Secondo quanto rivelato dal sondaggio, il 56 per cento dei cittadini americani è contrario alla riforma sanitaria, mentre il restante 44 per cento è favorevole; l’82 per cento delle persone intervistate è a favore del divieto alle compagnie di assicurazione di negare la copertura a persone per condizioni pre-esistenti, il 72 per cento è a favore dell’obbligo per le società con più di 50 dipendenti di fornire un’assicurazione sanitaria, mentre il 61 per cento è favorevole al mantenimento dei figli sotto l’assicurazione sanitaria dei genitori fino all’età di 26 anni. La decisione più contestata resta, invece, quella che prevede l’obbligo per ciascun cittadino americano di stipulare un’assicurazione sanitaria, infatti, il 61 per cento degli intervistati è contrario e solo il 39 per cento è risultato essere favorevole. Inoltre, il 45 per cento degli americani intervistati sostiene che voterà per un membro del Congresso contrario alla riforma, mentre il 26 per cento non lo voterà. Gli elettori repubblicani favorevoli alla riforma sono soltanto il 14 per cento, contro l’86 per cento contrari; mentre il 75 per cento dei democratici è a favore, contro il 25 per cento contrario.
Il candidato presidenziale repubblicano, Mitt Romney, ha dichiarato che, se verrà eletto, abolirà la riforma sanitaria. Barack Obama non ha fatto attendere la sua risposta, spiegando di aver ripreso in essa la riforma che lo stesso Romney aveva adottato nel Massachusetts, stato in cui era governatore.