Si è tenuto lunedì sulla portaerei Garibaldi, ormeggiata al largo dell’isola di Ventotene, il vertice a tre fra il premier italiano Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande. I tre, nel pomeriggio, hanno reso omaggio, sull’isola, alla tomba di Altiero Spinelli, uno degli autori del celebre “Manifesto per l’Europa”, poi divenuto noto anche come “Manifesto di Ventotene“, deponendovi tre bouquet di fiori gialli e blu, come la bandiera dell’Unione Europea. I leader europei sono quindi ripartiti in elicottero per la portaerei Garibaldi, dove si è tenuta la conferenza stampa, durante la quale sono stati affrontati i temi di più stretta attualità per l’Europa, come il terrorismo, la difesa comune, i migranti e la crescita economica.
Il primo ad intervenire è stato il premier italiano, che ha affermato: “Molti pensavano che dopo la Brexit l’Europa fosse finita. Non è così, abbiamo voglia di scrivere una nuova pagina di futuro. Ad oggi sono arrivati 102 mila migranti sulle coste italiane, l’anno scorso erano 105mila al 20 di agosto. Con Angela e Francoise pensiamo si possa fare di più come Ue per bloccare le partenze e aiutare chi ha davvero bisogno”. Per Renzi, quindi, “difesa, migliore integrazione nell’ambito industriale, un progetto della comunità europea sulla sicurezza: sono priorità assolute. Tra queste ci sono anche le priorità economiche e misure forti per la crescita e contro la disoccupazione giovanile, oltre alle riforme strutturali nelle energie rinnovabili”. Dopo Renzi ha parlato Hollande, sottolineando: “Spetta all’Europa proteggersi ma anche accogliere chi è spinto all’esilio mettendo spesso a rischio la propria vita“, ed ha perciò ringraziato “a nome dell’Ue” l’equipaggio della nave Garibaldi impegnata nell’operazione Sophia nel Mediterraneo, annunciando che Francia, Italia e Germania vogliono lavorare per costituire una “guardia costiera dell’Unione Europea”.
Per il presidente francese, comunque, “anche lo sviluppo è necessario per la nostra sicurezza. E’ vero che la Brexit crea incertezza, ma noi dobbiamo eliminare questa incertezza e dare maggiore impulso. Poi ci sono i giovani, dobbiamo consentire maggiore mobilità e dare un ruolo maggiore agli investimenti in cultura”. Hollande ha infine rivolto un pensiero alla guerra civile in Siria, ammonendo: “Il dramma di Aleppo un giorno sarà la vergogna della comunità internazionale se non facciamo qualcosa”. E’ infine intervenuta la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha scandito: “L’Europa è venuta da momenti bui ed è diventata una realtà. Questo è il messaggio. Oggi noi dobbiamo garantire un’Europa sicura e vivere secondo i nostri principi”. La Merkel ha poi annunciato: “La Germania ha cambiato la propria posizione” sulla gestione dei migranti, perché, ha aggiunto, “per tanti anni siamo stati contrari all’europeizzazione di questo tema, adesso invece vogliamo più cooperazione europea“.
La cancelliera ha però fissato alcuni “paletti”, sia sul tema dell’immigrazione che su quello della crescita, spiegando: “La cooperazione con la Turchia è giusta, altrimenti non possiamo vincere la lotta contro gli scafisti. Ma serve anche la collaborazione dei Paesi di provenienza dei migranti per aiutarli a casa loro. Quanto alla crescita, qui si tratta di vedere cosa fare come fare investimenti pubblici e riflettere su come portarli avanti. Credo che il Patto di Stabilità abbia molti punti di flessibilità, ma spetta alla Commissione confrontarsi con gli Stati Membri“, quasi a escludere la possibilità di ulteriori eccezioni oltre a quelle previste e già concesse. La Merkel ha comunque lodato Renzi, che, ha detto, “in Italia ha fatto riforme che sono pietre miliari per un futuro sostenibile”. Il presidente del Consiglio italiano sarebbe rimasto abbastanza soddisfatto dell’incontro, e avrebbe commentato: “Dobbiamo fare molta strada, non c’è dubbio. Per me però è andata bene“. Durante la cena, stando a quanto trapelato, i tre avrebbero parlato soprattutto della garanzia giovani e di come cambiarla per renderla più efficace, del servizio civile europeo, di cultura ed investimenti nel digitale e nella ricerca.