Dopo le dimissioni della governatrice del Lazio, Renata Polverini, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, tramite proprio decreto, ha sciolto il Consiglio. Ora il decreto firmato da Mario Abbruzzese sarà pubblicato sul Burl dopo essere notificato a tutti i consiglieri.
Una mossa dovuta dopo lo scandalo che ha travolto la Regione Lazio in queste ultime settimana. Ora il Consiglio potrà esaminare solo atti dovuti e urgenti e dovrà garantire l’ordinaria amministrazione fino al voto.
Peraltro per i consiglieri della IX legislatura potranno comunque accedere al vitalizio, pagando loro stessi i contributi che restano fino a fine mandato. Pensare che Fiorito ha già maturato il vitalizio minimo, visto che è stato consigliere anche nelle legislature passate, quindi ne uscirà con un assegno ancora più sostanzioso.
Ora ci sono 90 giorni per indire nuove elezioni per rimettere su un nuovo consiglio regionale. La dimissionaria Polverini ha 90 giorni per indire le prossime elezioni e dopo un tempo minimo di 45 giorni dal decreto si potrà andare a votare, anche se non c’è un tempo certo stabilito per le nuove elezioni.
C’è poi il tema dei tagli ai consiglieri e agli assessori: la giunta Polverini in una riunione ha depositato una proposta di legge per ridurre i consiglieri da 70 a 50 e da 15 a 10 gli assessori, come indicato dalla spending review nazionale.
Intanto la Procura valuta la situazione di Franco Fiorito, che non è più l’unico indagato per la gestione dei fondi Pdl alla Regione Lazio. Sembra che possa configurarsi per lui e i suoi due segretari, Bruno Galassi e Pierluigi Boschi, anche l’ipotesi di reato di associazione per delinquere. Intano i tre sono già iscritti per peculato.