Arriva l’atteso redditest. I contribuenti potranno dunque verificare la compatibilità fra reddito familiare e spese sostenute. Nel frattempo, proprio con una simulazione da parte dell’Agenzia delle Entrate sulle famiglie italiane, è emerso che sono 4,3 milioni, circa il 20%, a non risultare coerenti nel confronto tra le spese sostenute nell’anno e i redditi che sono stati dichiarati. Questo nuovo strumento è stato presentato da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, che ha aggiunto che nell’ambito di un’indagine fatta dunque per testare il redditometro, sono circa un milione le famiglie che spendono tanto senza però dichiarare nulla o quasi.
Il direttore ha anche fatto sapere che i dati saranno comunicati esclusivamente al contribuente e che sul Web non ne rimarrà alcuna traccia. Da internet, infatti, si potrà scaricare solo il programma da installare sul proprio computer e i dati rimarranno ad esclusiva utilizzazione da parte di coloro che l’hanno compilato. Befera aggiunge: “Questo strumento è a disposizione dei contribuenti, non viene memorizzato e non potrà essere visto dall’Agenzia delle Entrate. Non è assolutamente necessario – ha sottolineato – che i contribuenti tengano alcuna contabilità”. Befera ha spiegato che l’Agenzia “utilizzerà il meccanismo con la massima cautela e solamente in caso di differenze eclatanti tra il tenore di vita del contribuente e la sua dichiarazione dei redditi”.
Il redditest, una volta che sarà compilato, mostrerà una specie di semaforo in cui la luce verde rappresenterà un messaggio di coerenza, mentre il semaforo rosso andrà a segnalare l’incoerenza tra il reddito familiare dichiarato e le spese sostenute. Per inizia il test bisogna innanzitutto indicare la composizione della famiglia, il Comune di residenza, nonché le spese più significative sostenute dal nucleo familiare durante l’anno.
Le voci di spesa sono raggruppate in 7 macrocategorie: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero, cura della persona, spese varie, investimenti immobiliari e mobiliari netti. Ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate dispone di un proprio canale su Youtube (www.youtube.com/entrateinvideo). Qui è disponibile filmato che serve ad esplicare al meglio il funzionamento del redditest e a chiarire eventuali dubbi.