La situazione politica russa non può dirsi scevra di sorprese, infatti proprio mentre si temeva che nessun candidato di spessore si sarebbe opposto al binomio d’oro Medvedev-Putin, ecco che spunta fuori un nuovo candidato per il Cremlino. Il suo nome è Mikhail Prokhorov, uno degli uomini più ricchi della Russia.
Il nuovo candidato si oppone a quello del partito di ispirazione putiniana Russia Unita, il quale sembra essere sordo alle proteste di piazza (che in questi giorni hanno visto scendere a protestare contro il governo circa 25000 persone), mentre Prokhorov si propone come uomo del popolo e per questo rischia di avere molti consensi.
C’è da dire che riesce difficile, guardando dall’esterno, considerare un oligarca, nonché il secondo uomo più ricco della Russia un “uomo del popolo“; tuttavia dall’Italia è inutile sparare sentenze visto il numero di governi Berlusconi che abbiamo alle spalle.
Il maggiore alleato di Prokhorov potrebbe essere l’ex ministro delle Finanze Alexiei Kudrin, il quale ha gelato la coppia Medvedev-Putin annunciando che non voterà per Russia Unita, in quanto deluso dalle troppe promesse non mantenute e dall’atteggiamento sprezzante nei confronti dell’elettorato (forse centrerà anche il recente siluramento dal ministero, ma su questo Kudrin non si è soffermato).
L’ex ministro e l’oligarca potrebbero quindi unire le forze per formare finalmente un’alternativa di destra e liberale abbastanza “autorevole” da sfidare lo zar Putin, sebbene per questo la strada sia ancora lunga e non c’è certezza che alle prossime elezioni tale partito sia già pronto alla battaglia.
Prokhorov ha annunciato su Twitter la sua possibile candidatura definendola: “la decisione più seria della mia vita“. Un segno che dai gelidi venti del nord qualcosa di nuovo è stato finalmente portato? Difficile dirlo, però è evidente dalle reazioni composte di Putin che la minaccia al suo potere è reale. Numerosi manifestanti sembrano pensarla come Putin, ma al contrario di lui hanno inneggiato il nome di Prokhorov come salvatore della patria.