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Processi Ruby, morta la testimone chiave Imane Fadil

Processi Ruby, morta la testimone chiave Imane Fadil

 

È morta Imane Fadil, la modella marocchina, 34 anni, testimone chiave dei processi Ruby che vedono tra gli imputati l’ex premier Silvio Berlusconi.

La Procura di Milano sta indagando per omicidio volontario per la morte della modella dalle cui cartelle cliniche emerge una “sintomatologia da avvelenamento”.

Sono stata avvelenata” aveva riferito la modella durante il ricovero all’Humanitas di Milano contattando alcune persone, tra cui il fratello e il suo avvocato. Sul corpo della modella è stata disposta l’autopsia anche perché se al momento non c’è una diagnosi precisa sulla morte, è anche vero che dalle analisi emerge una sintomatologia da avvelenamento. 

Nel corso del ricovero in clinica, si è infatti assistito a un progressivo cedimento di tutti gli organi: la modella sarebbe morta dopo una lunga agonia: prima in terapia intensiva e poi rianimazione, ma vigile fino alla fine. 

Tutto questo è iniziato quando avevo 25 anni e oggi ne ho 34. In nove anni sono sempre stata lineare, ho sempre detto la verità al contrario degli altri e ho respinto tantissimi tentativi di corruzione da parte di Silvio Berlusconi e di tutto il suo entourage. 

Aveva dichiarato la modella nel corso della ultima intervista a gennaio davanti alle telecamere di Repubblica. 

Per ciò che succedeva ad Arcore noi abbiamo pagato più di tutte le altre, quelle che hanno deciso di farsi corrompere. Prima o poi tutti lo vedranno, prima o poi sarà pubblicato. Ho fiducia nella giustizia italiana e ho fiducia nel fatto che le cose stiano cambiando. 

E adesso si indaga per omicidio volontario dopo la sua morte. 

 

photo credits | youtube

 

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