Un incubo durato davvero mesi per la famiglia di un 15enne estremamente ribelle e pericoloso. Per troppo tempo questo ragazzino di Filadelfia, in provincia di Vibo Valentia, noto per le sue manie ed atteggiamenti da bullo e per il suo carattere scontroso, era arrivato a malmenare e ingiuriare i genitori e la sorella, per costringerli a farsi dare delle piccole somme di denaro che servivano a soddisfare le sue esigenze quotidiane. Sembra che il 15enne abbia addirittura dato fuoco all’auto della sorella, che si sarebbe rifiutata di dargli i 20 euro che lui le aveva chiesto.
Per mesi i genitori hanno taciuto l’inferno quotidiano nel quale erano costretti a vivere, ma ad un certo punto non ce l’hanno fatta più ed hanno così deciso di parlare e rivelare tutto ai carabinieri della stazione di Filadelfia. Le angherie e i soprusi quotidiani che caratterizzavano le loro vite. La denuncia da parte dei congiunti ha consentito così ai militari della Benemerita di richiedere alla Procura dei Minori di Catanzaro l’emissione di un provvedimento per mettere fine alle pericolosità del ragazzo, non solo per la famiglia ma per l’intera comunità.
Così, la Procura dei Minori, concordando pienamente con le indagini svolte dai carabinieri della Stazione di Filadelfia, ha richiesto l’emissione di un provvedimento cautelare di collocamento in una comunità, che è stato eseguito ieri sera dai militari dell’Arma. Non è stato facile prelevare il giovane, in quanto, visti i carabinieri, il 15enne si è dato alla fuga dei boschi per non essere catturato. Solo quando le acque si sono calmate e i militari sembravano essere andati via, il giovane è tornato a casa. Ma la sorpresa è stata che dentro ha trovato gli stessi Carabinieri ad aspettarlo, in modo da non destare sospetto fuori. Il giovane è stato così portato via e trasferito in comunità.