Quest’anno, il premio Pulitzer – il Nobel per il giornalismo – è andato all’Huffington Post per le notizie interne e al New York Times per la copertura dall’estero.
Anche Sara Ganim del Patriot News ha avuto il premio per le notizie locali sullo scandalo degli abusi sessuali alla Penn State University, Mary Schmich del Chicago Tribune lo ha ottenuto per i suoi editoriali, mentre il Tuscaloosa News per i servizi di ultim’ora.
La novità di quest’anno è che ben due testate online hanno ricevuto il premio, per la prima volta: per l’appunto, l’Huffington Post e poi, Politico.com.
Il New York Times ha scritto: “La più grande sorpresa quest’anno è arrivata dai nuovi media. Si tratta di un segno del cambiamento del panorama dei media“. Proprio il New York Times ha visto premiare due suoi giornalisti – fra cui l’inviato Jeffrey Gettleman che ha seguito la situazione di guerra e carestia in Africa orientale ed è stato premiato per la categoria “informazioni internazionali” – portandosi a casa due Pulitzer.
L’inviato di guerra David Wood ha, invece, ricevuto il premio per l’Huffington Post ed il vignettista Matt Wueker lo ha ricevuto per Politico.com.
Arianna Huffington, presidente dell’Huffington Post Media Group, ha dichiarato: “Siamo felicissimi e profondamente onorati per il premio, che riconosce sia il valore esemplare degli articoli di David, sia l’impegno dell’Huffington Post verso un’informazione originale che riferisce sia del dibattito nazionale che della vita della gente reale“.
L’Huffington Post è stato fondato proprio da Arianna Huffington nel 2005, insieme a Kenneth Lerer e Jonah Peretti, ed è diventato uno dei siti più visitati al mondo, che ha visto nascere anche un’edizione britannica, una francese, una canadese e, a breve, vedrà la luce anche una italiana.
Politico.com è, invece, diretto da Bill Nichols ed è stato fondato nel 2007.
“I Pulitzer si sono mossi, anche se lentamente, da un focus esclusivo sulla carta stampata. Il mondo è cambiato notevolmente e ci sono molti interessanti sviluppi con le notizie digitali“, ha commentato Rem Reider, direttore dell’American Journalism Review.
Premiati anche l’Associated Press (AP) e l’Agence France Press (AFP), che vince per la prima volta il prestigioso premio per le foto “breaking news“, grazie alla bravura del fotografo trentenne Massoud Hossaini.