L’incendio che ha devastato Bellolampo a Palermo, negli ultimi 10 giorni, è adesso “tecnicamente spento“. Le fiamme nella discarica erano iniziate domenica 29 luglio.
“Resta da completare il soffocamento con terra della scarpata lato nord della quarta vasca, che si conta di completare a breve nei prossimi giorni“, ha fatto sapere il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, che hanno lavorato insieme alla Protezione Civile e ai dipendenti dell’AMIA, azienda di igiene ambientale.
Dunque, sembra non essere più tanto questa l’emergenza, ma quella dei roghi nei monti circostanti Palermo e quella dei rifiuti, resa ancora più insostenibile da chi, indisturbato, incendia i cassonetti della spazzatura. L’aria, infatti, continua ad essere irrespirabile nelle zone colpite dagli atti di teppismo, dove la gente si chiude in casa per cercare di sfuggire al fumo e alla puzza.
Nel frattempo, si attendono i risultati delle analisi eseguite per verificare la presenza di diossina nell’aria che, comunque – secondo quanto riferito da Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ieri – sembra essere nella norma e non decretare rischi per la salute.
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