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Palermo, arrestato Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio

Palermo, arrestato Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio

Il presidente della Camera di Commercio di Palermo Roberto Helg è stato arrestato lunedì pomeriggio dai carabinieri del capoluogo siciliano, mentre intascava, come vicepresidente della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo, una tangente di centomila euro da un ristoratore per ottenere la proroga dell’affitto di un ristorante nello stesso scalo. La richiesta e la consegna del denaro sono state interamente monitorate dalla polizia giudiziaria. L’uomo è ora accusato di estorsione aggravata, in quanto avrebbe fatto capire al ristoratore che sarebbe stato difficile prorogare il contratto d’affitto se egli non gli avesse pagato 50mila euro in contanti e 10 mila euro al mese per tre mesi, rilasciando anche, come garanzia dell’impegno, un assegno in bianco del rimanente importo di 50mila euro.

Quando, lunedì verso le 17, i carabinieri sono arrivati nel suo ufficio alla Camera di Commercio di Palermo, Helg aveva già ricevuto l’assegno, che ha messo subito nella tasca della giacca, e sulla sua scrivania vi era una busta con 30 mila euro in contanti. Il presidente della Camera di Commercio avrebbe negato per alcune ore tentando di spiegare la presenza dei soldi e dell’assegno del ristoratore, ma verso le due di notte, appreso che gli investigatori avevano registrato il suo colloquio con l’uomo al momento della consegna dei soldi, ha reso “rilevanti ammissioni” sulle quali sono in corso indagini. Helg avrebbe inoltre lasciato intravedere ai pm un quadro di corruzione sistematica su cui ora si sta concentrando l’inchiesta. Da alcuni passi della conversazione registrata sembrerebbe infatti che l’uomo parli anche a nome di altre persone, e gli investigatori vogliono ora chiarire questo aspetto, anche con le indagini patrimoniali, con le quali si vedrebbe se sui conti di Helg siano transitate altre somme sospette.

L’inchiesta è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Palermo, diretta dai sostituti procuratori Luca Battinieri e Geri Ferrara e coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Petralia, con la supervisione del procuratore Francesco Lo Voi, che ha partecipato all’interrogatorio del presidente della Camera di Commercio. Lo stesso Lo Voi ha smentito il coinvolgimento di altre persone nell’inchiesta. Durante l’interrogatorio, Helg avrebbe cercato di giustificarsi spiegando: “L’ho fatto per bisogno, mi hanno pignorato la casa“. L’indagine è scattata in seguito ad una denuncia dell’imprenditore Santi Palazzolo, titolare di una nota pasticceria di Cinisi e di un ristorante nell’aeroporto di Punta Raisi, che si è rivolto ai carabinieri venerdì pomeriggio, raccontando della tangente di centomila euro che Helg gli avrebbe chiesto per il rinnovo dell’affitto dei locali dell’aeroporto.

Helg si trova ora nel carcere palermitano di Pagliarelli, anche se il suo avvocato ha chiesto che gli vengano concessi gli arresti domiciliari, sia per l’età (ha quasi 78 anni) sia per motivi di salute, dato che soffre di una grave cardiopatia. L’imprenditore è stato per quasi quarant’anni titolare di negozi di articoli da regalo a Palermo, ma la sua attività era fallita nel dicembre 2012. A gennaio scorso aveva approvato assieme alla giunta camerale di Confcommercio il piano triennale di prevenzione della corruzione, e negli ultimi anni era diventato una sorta di “paladino della legalità”, impegnandosi anche nella lotta al racket.

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