La 158esima edizione della Boat race, storica sfida di canottaggio che si svolge nelle acque del Tamigi tra i due equipaggi delle università di Oxford e Cambridge, ha offerto momenti davvero di forte emozione. In primis l’invasione delle acque del fiume da parte di un un uomo che ha eluso i controlli della sorveglianza e ha rischiato seriamente di farsi decapitare dai remi degli uomini impiegati nella dura sfida. Il disturbatore, poi prelevato dalle acque, è stato arrestato dagli agenti di Scotland Yard.
L’invasore è stato poi identificato: si tratta di Trenton Oldfield, un ex studente della London School of Economics, il quale gestisce un sito web a favore della disobbedienza civile e nel quale sostiene che l’elitarismo condurrebbe alla tirannia. Oldfield indossava una muta per proteggersi dal freddo e la gara è stata sospesa per una mezzora, nel corso della quale l’uomo ha potuto godere di qualche minuto di celebrità prima di essere affidato alla polizia.
La gara è poi ripartita, ma dopo appena 45 secondi dal nuovo start l’armo di Oxford, si è incrociato con quello di Cambridge, sfavorito rispetto agli avversari secondo le previsioni. Invece, il sesto uomo della squadra di Oxford è rimasto con un remo spezzato in mano e la gara è finita lì. Cambridge ha così vinto e senza un tempo ufficiale ma rifilando 5 lunghezze agli avversari centrando cos’ l’81esimo trionfo della loro storia.
Una volta a terra, Alexander Woods, uno dei sette superstiti di Oxford, a causa dello stress è collassato ed è stato portato in ospedale. Per fortuna le sue condizioni sono buone. Dopo che la cerimonia di premiazione è stata annullata, il presidente del Boat Club di Oxford, Karl Huspith si è fatto sentire via Twitter, rivolgendo un amaro pensiero all’invasore del Tamigi: “Per Trenton Oldfield: il mio team ha passato sette mesi di inferno, questo era il culmine della nostra carriera e tu ce l’hai rovinato”.
Oxford-Cambridge, pazza regata con invasione: foto e video