Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha esordito nella sua prima conferenza stampa dopo la rielezione discutendo della delicata questione del “fiscal cliff“: 600 miliardi di dollari fra tagli ed aumenti delle tasse, che entreranno in vigore dall’1 gennaio 2013.
L’obiettivo è, dunque, quello di riuscire a trovare un accordo con il Congresso, che preveda che le tasse sulla classe media restino invariate: “La maggioranza degli americani la pensa come me“, ha dichiarato Obama, commentando la sua rielezione e spiegando che se non si troverà in fretta un accordo per cercare di risolvere il problema del “fiscal cliff”, per l’America significherebbe un ritorno alla recessione.
“Nel mio secondo mandato, voglio essere un presidente ancora migliore. Con Michelle, proprio in questi giorni, stavamo riflettendo su quanto sia un privilegio ed un onore essere in questa posizione ed anche chi non ha votato per noi conta su di noi. Siamo pienamente consapevoli di questa responsabilità“.
Ha affermato il Presidente che, prima di concludere, ha dichiarato che c’è la possibilità di risolvere la crisi con l’Iran con diplomazia, per impedire a Teheran di ottenere la bomba atomica.