Ad un uomo d’affari è stato detto che non si sarebbe potuto imbarcare sul un volo, poiché incapace di deambulare verso l’uscita d’emergenza. Il signor Martin Sabry, di 39 anni, è paralizzato dal torace in giù e gli é stato detto dal personale della compagnia aerea easyJet all’aeroporto di Gatwick, che sarebbe potuto salire a bordo, ma che la loro decisione era stata annullata dal capitano.
Il dottor Sabry, che è un passeggero abitudinario, ha subito un ritardo di 12 ore, per fare un semplice volo da Gatwick a Montpellier, in Francia il 4 gennaio scorso. Il dottor Sabry ha detto: “Una volta salito in aereo il comandante ha detto ‘Puoi raggiungere a piedi l’uscita d’emergenza?'”. Sabry ha risposto come segue: “Ho spiegato che sono paralizzato dal torace in giù e, anche se sono abbastanza attivo, non posso camminare”, aggiungendo di aver chiesto di voler vedere il capitano e fargli notare che aveva già viaggiato centinaia di volte con easyJet e mai aveva avuto problemi del genere. Il comandante, però, ha rifiutato comunque di farlo salire a bordo.
L’uomo ha spiegato il suo stato d’animo in merito alla decisione discriminante del comandante: “E’ stato così umiliante e incredibile il modo in cui mi ha trattato: il commissario di bordo era odioso e scortese”. L’uomo d’affari, a capo della società di tecnologia aIDEAS, è sulla sedia a rotelle da 17 anni, dopo esser stato vittima di un incidente che lo ha lasciato paralizzato. Un episodio di discriminazione che non andrebbe trascurato, anche perché oltre al danno di aver subito un ritardo lavorativo, il signor Sabry è stato oggetto di un’umiliazione consistente, che lo ha colpito proprio nel cuore del suo malessere fisico e morale. Ogni passeggero ha diritto di salire a bordo e di avere l’adeguata assistenza da parte del personale, che non dovrebbe accogliere in questo modo i clienti che, regolarmente, pagano il biglietto e fruiscono dei servizi della compagnia aerea.