Gli incontri fra Monti e gli altri leader europei stanno continuando alacremente a lavorare per portare a riforme condivise da tutti che permettano all’Europa di superare la crisi. In particolare si sarebbe discusso su piccoli cambiamenti dei protocolli del Trattato di Lisbona, affinché si possa dare concreata attuazione al “Single market act“, cioè una specie di Costituzione del mercato unico europeo (un ulteriore passo avanti verso un’economia davvero europea).
Monti ha anche lanciato un forte appello affinché il cancelliere tedesco Angela Merkel provveda a potenziare il fondo cosi detto “salva-stati“, misura su cui sembra essersi trovato in accordo col premier francese, che ha infatti dato il suo appoggio. Infine si è schierato a difesa della mutualizzazione di parte del debito sovrano dei Paesi europei, contro la posizione tedesca, incassando il consenso del presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso.
Gli incontri si sono ormai conclusi, ma ce ne saranno presto altri in questo periodo di frenetica attività e sebbene molti non siano soddisfatti dei risultati il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha commentato positivamente la conclusione dell’incontro dopo aver lasciato la Prefettura di Napoli. “Dagli incontri di Bruxelles e’ scaturito un messaggio molto netto: non solo volonta’ e fiducia nella difesa dell’Euro, ma anche un grosso passo avanti verso la cosidetta unione di bilancio” ha spiegato Napolitano.”
Insomma, secondo il capo dello stato l’Italia e l’Europa sarebbero sul binario giusto, un binario che potrebbe condurre verso un’Unione Europea davvero capace di una politica economica unitaria, risolvendo quindi una delle idiosincrasie che più l’ha esposta alla speculazione finanziaria: un’unione monetaria non accompagnata da un’unione economica (tante politiche economiche, anche opposte, ma con un destino comune, insomma la mano destra che non sa cosa fa la sinistra). Insomma finalmente la strada verso l’uscita dalla crisi è imboccata, ma specialmente questa strada porterà ad un’Europa più unita e più forte di prima.