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Pakistan: muoiono 37 studenti

Pakistan: muoiono 37 studenti

La tragedia avviene nei pressi di Islamabad, un autobus di studenti sparato a tutta velocità (per ragioni ancora ignote) si è schiantato mentre era di ritorno da una gita scolastica.

105 è il numero degli studenti partiti dalla città di Faisalabad ed ormai di ritorno dalla gita scolastica a Punjab. Una gita scolastica come quelle degli studenti italiani. Qualche museo, monumenti e qualche piccolo strappo alla regola l’ultimo giorno prima della partenza con i professori che accompagnano gli studenti per qualche ora in un locale per farli divertire. Quante speranze e sogni sono stati infranti in quello schianto. Quanta disillusione sulla vita colpirà i poveri sopravvissuti che vivranno consapevoli dei propri coetanei morti.

Oggi la maggior parte dei feriti, di cui per fortuna solo pochissimi gravi, sono ricoverati negli ospedali di Islamabad, la capitale pakistana, ed il loro ritorno a casa è previsto al più tardi per giovedì.  Le salme dei 37 studenti non sono ancora state recuperate tutti dai vigili del fuoco, che stanno svolgendo il lugubre compito con certosina pietà, nella speranza di restituirle ai loro cari il più integre possibile.

A provocare l’incidente sarebbe stata l’alta velocità, una velocità ai limiti della follia, forse dovuta al forte ritardo con cui il mezzo stava rientrando, ma comunque ingiustificata. Gli agenti della polizia pakistana non possono ancora dire se il guidatore fosse in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ma questo verrà presto alla luce dopo l’autopsia e gli esami tossicologici.

A bordo c’erano anche cinque insegnanti, tutti illesi, che fortunatamente erano seduti e con la cintura di sicurezza allacciata nel momento in cui il mezzo ha sbandato per poi ribaltarsi più volte con le terribili conseguenze ed i 37 ragazzini morti. L’incidente ha scioccato l’opinione pubblica pakistana, che oltre i problemi dovuti al terrorismo islamico e la crisi economica non aveva proprio bisogno di un episodio tragico come questo. Il ministro degli interni ha annunciato un giro di vite sulle norme per la sicurezza stradale.

 

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