In Sicilia un pastore di 51 anni, Mario C., costringeva sua moglie a rapporti nauseabondi non appena l’uomo rientrava dal pascolo. Secondo la Cassazione, il 51 enne, ha commesso violenza sessuale in quanto ha imposto alla propria moglie rapporti sessuali. L’uomo era stato denunciato nel 2007 dalla moglie ed era era stato condannato a nove anni di reclusione dal Tribunale di Caltagirone poi prosciolto dalla Corte di Appello di Catania perchè: “pur essendo la moglie Lucia G. contraria ai rapporti sessuali al rientro dalla propria attività di pastore, senza praticare alcuna igiene e pulizia del proprio corpo, finiva poi per accettare volontariamente i rapporti“. Mentre la Cassazione afferma: ‘la peculiarità dei motivi del dissenso non eliminava il dissenso medesimo, per cui i rapporti sessuali, laddove imposti con la forza dall’uomo, erano e restavano violenti‘. Questi rapporti, quindi, sono sembrati “imposti coattivamente“. Ora l’uomo rischia una pena grossa per violenza sessuale considerando anche i rapporti sessuali dal 1992 al 2006.