Mariasandra Mariani era stata rapita 440 giorni fa in Algeria, da rapitori di Al Qaeda, nel deserto del Sahara. La sua liberazione è avvenuta martedì e solo oggi è arrivata a Roma, dove ha potuto riabbracciare i suoi famigliari.
La donna, 53 anni e residente in Toscana, ha vissuto 440 giorni all’inferno, come ripete lei stessa. Quattordici lunghi mesi in mano ai rapitori, senza sapere che fine avrebbe fatto. I vestiti portati durante il rapimento sono in valigia con lei perché, così riferisce la donna, “voglio potarli a casa con me e poi bruciarli!”. L’unità di crisi ha combattuto e negoziato a lungo per arrivare a questa liberazione e Claudio Taffuri, capo Anticrisi, ha detto: “La Farnesina attraverso l’unità di crisi ha assicurato la coerenza e l’efficacia della complessiva azione svolta per arrivare a questo risultato. L’unità di crisi ha costantemente seguito nell’arco di questi 14 mesi tutte le complesse e delicate fasi che hanno portato alla liberazione di Mariasandra Mariani“. L’atto istruttorio resta segreto,la donna ha detto solo di essere stata liberata in un’operazione che ha coinvolto più persone.