Non si è fatta attendere la risposta dell’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne al sindaco di Firenze Matteo Renzi. Nei giorni scorsi, il primo cittadino del capoluogo toscano aveva accusato Marchionne di aver cambiato idea sulla strategia d’investimenti nell’auto in Italia. A margine di una tavola rotonda sulla mobilità a Bruxelles,l’amministratore ha detto:
Renzi è la brutta copia di Obama, ma ha parecchia strada da fare prima di arrivare a essere come Obama… ma lui pensa di essere Barack Obama, mentre è il sindaco di una povera cittadina.
Una battuta, quella di Marchionne, che ha mandato su tutte le furie il senatore del Pd Vannino Chiti, che ha replicato:
Firenze è grande per ricchezza di storia, di cultura e d’arte. conosciuta e amata nel mondo: dispiace che non lo sia dall’ad di Fiat. È ciò forse spiega tante altre cose.
Matteo Renzi, che si era dichiarato favorevole al referendum in Fiat, ha spiegato la sua scelta in questo modo:
Ho solo detto in una intervista a Enrico Mentana che se fossi stato un elettore della Fiat, al referendum, che aveva alcuni profili di ricatto politico che Marchionne poneva, avrei votato per il sì, senza se e senza ma.