Trending
{"ticker_effect":"slide-h","autoplay":"true","speed":3000,"font_style":"normal"}
Liberato Francesco Azzarà, il volontario di Emergency rapito in Darfur

Liberato Francesco Azzarà, il volontario di Emergency rapito in Darfur

Finalmente è tornato in Italia Francesco Azzarà, il cooperante di Emergency liberato finalmente ieri in Sudan dopo alcuni mesi di prigionia. Ad annunciarlo il padre, Santo Azzarà, il quale con gioia ha detto ai giornalisti che Francesco è arrivato a Roma con un volo speciale. Suo figlio è stato anche sentito da un magistrato, che raccoglierà la sua testimonianza per le indagini nell’ambito del fascicolo aperto sul suo rapimento, che presenta ancora diversi punti oscuri su cui la Farnesina preferirebbe fare chiarezza prima di archiviare la vicenda.

Mio figlio è arrivato stamane alle 6 a Roma con un volo speciale. Ora sarà sentito dal magistrato e poi si vedrà come organizzare il suo rientro. Vogliamo ringraziare tutte le autorità che ci sono state vicine e ci hanno sostenuto in questa vicenda. In particolare voglio ringraziare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (…) Ringrazio anche la Farnesina, ma anche Emergency e Gino Strada.”

Francesco Azzarà è nato in Calabria, sebbene sia cresciuto in Toscana. Il suo rapimento ad opera di una banda di uomini armati insieme ad altri due colleghi all’aeroporto aveva provocato molta preoccupazione per la sua sorte, specialmente considerando che all’inizio non si riusciva a capire chi e perché avesse messo in atto questo sequestro.

I dettagli che hanno portato alla sua liberazione sono ancora top secret, tuttavia la Farnesina, Emergency e la famiglia hanno smentito che sia stato pagato un riscatto di sorta. La notizia della liberazione del logista del Centro pediatrico aperto da Emergency nel 2010 nel Sud Darfur era già stata diffusa ieri dall’agenzia Sudanese Media Center, che però è stata definitivamente confermata solo con le parole del padre di Francesco.

All’inizio non era neanche certo che ad essere liberato fosse proprio lui, in quanto la notizia era stata molto lapidaria e priva di dettagli “liberato un ostaggio straniero dalle bande armate del sud del Darfur“. Il primo ad esultare è stato il pubblico di Facebook, dove si erano creati molti gruppi che attendevano la liberazione di Azzarà e che per primo ha creduto che fosse stato liberato.

Lascia un commento