Lo hanno ribattezzato subito l’Hachiko di Tolmezzo: lui si chiama Leo ed è un meticcio di dieci anni che è rimasto per giorni davanti all’ingresso dell’ospedale dove era stato ricoverato il suo padrone.
Un legame indissolubile quello di Leo con il suo padrone che neppure il ricovero ha potuto spezzare e che conferma quanto l’amicizia fra uomo e cane possa essere forte e disinteressata.
Per giorni Leo è rimasto accoccolato con il muso triste, acciambellato su sé stesso davanti all’ingresso dell’ospedale: il freddo o la pioggia non sono riusciti a smuoverlo e Leo ha atteso con pazienza che il suo padrone fosse dimesso.
I passanti, che hanno notato la presenza e l’espressione di quel cagnolino dal pelo rosso e dallo sguardo triste, l’hanno subito ribattezzato Hachiko di Tolmezzo, una cittadina in provincia di Udine, citando Hachiko, il film con Richard Gere in cui in cui un cane attendeva giorno dopo giorno l’arrivo del suo padrone.
Gi scatti sui social hanno immediatamente scatenato l’attenzione dei già sensibile che si stavano interrogando sulla sua condizione, cercando di occuparsi di lui, portandogli da mangiare e cercandogli una collocazione anche in canile.
In realtà Leo non era un randagio e lo si è scoperto proprio sui social quando a svelare il mistero è intervenuta na donna che riconosciuto l’animale spiegando tutto.
È il cane di Fifty (il soprannome del padrone del cane). State tranquilli, lo segue dappertutto, sono innamorati l’uno dell’altro. Amici inseparabili.
E per fortuna tutto si è risolto per il meglio con Fifty che è stato dimesso e con Leo che ha finalmente seguito a casa.
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