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Lampedusa, Letta e Barroso contestati. Depenalizzata la clandestinità

Lampedusa, Letta e Barroso contestati. Depenalizzata la clandestinità

La delegazione composta dal premier Enrico Letta, dal presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, dal ministro dell’Interno Angelino Alfano e dal commissario europeo per gli Affari Interni, Cecilia Malstrom, è arrivata a Lampedusa ieri mattina per rendere omaggio alle vittime del naufragio del barcone avvenuto giovedì scorso. I quattro sono stati accolti all’aereoporto dell’isola dal prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino, dal sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e dal presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, ma sono stati anche duramente contestati dagli abitanti dell’isola, che, con striscioni e cartelli, gridavano “vergogna“, “assassini” e “andate a visitare il centro di accoglienza, andate a vedere come vive questa gente”.

 Come prima tappa, i quattro si sono recati nell‘hangar dell’aereoporto dove si trovano le bare delle vittime, il cui numero è arrivato a 302. La delegazione ha poi visitato il Centro di accoglienza, ed ha quindi incontrato una delegazione di immigrati alla base dell’Aeronautica. Uscendo dal Centro di accoglienza, il premier ha affermato: “Ho visto sofferenza e dolore. Abbiamo parlato e ascoltato con i migranti, sia quelli che hanno vissuto il dramma di quella notte sia gli altri. Quella di Lampedusa è una tragedia immane mai accaduta nel Mediterraneo. Chiedo scusa per le inadempienze del nostro Paese rispetto a una tragedia come questa”. Letta ha annunciato inoltre che vi saranno funerali di Stato per le vittime, spiegando che andrà discussa sia “la depenalizzazione del reato di clandestinità” sia “una eventuale revisione della Bossi-Fini.

Quanto all’incriminazione dei superstiti per il reato di clandestinità, il premier ha commentato: “Quando ho sentito questa notizia, da capo del governo ho provato un senso di profonda vergogna. Le leggi vanno applicate, però quello che accade qui è una vicenda di grandissimo dramma umano”. Barroso, invece, ha fatto sapere che l’Europa metterà a disposizione ulteriori fondi fino a 30 milioni di euro per l’Italia per affrontare la questione dei rifugiati: “L’Europa sta con la gente di Lampedusa e con l’Italia” ha commentato. In serata, la Commissione Giustizia del Senato, con il parere favorevole del governo e con i voti di M5S, Pd e Sel, ha approvato un emendamento presentato da Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi del Movimento 5 Stelle, che elimina il reato di immigrazione clandestina. Dal M5S hanno però precisato che “rimangono in piedi tutti i procedimenti per l’espulsione e tutte le altre fattispecie di reato collegati, compresi dalla Bossi-Fini”.

Ora il testo dovrà essere discusso in Aula. Soddisfatto il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, che ha spiegato: “La sanzione penale appare sproporzionata e ingiustificata e la sanzione penale pecuniaria è di fatto ineseguibile considerato che i migranti sono privi di qualsiasi bene”. Buccarella, invece, ha commentato: “Siamo orgogliosi di aver eliminato il reato di immigrazione clandestina che portava dei disagi e anche dei costi, oltre ad essere una norma ingiusta”. Nettamente contraria, invece, la Lega, con il capogruppo al Senato Massimo Bitonci che ha annunciato: “Ci batteremo in Aula per reintrodurre il reato di immigrazione clandestina“, mentre la capogruppo in commissione Giustizia Erika Stefani ha chiesto che “il ministro dell’Interno Alfano chiarisca la sua posizione”.