Steve Banner, uno dei più importanti scienziati statunitensi, e già famoso per i suoi studi, nel corso delle ultime ore sta facendo ancor più discutere la comunità scientifica mondiale, e non solo, a causa di un suo recente studio sull’origine della vita sulla Terra. Banner, infatti, ipotizza che l’origine della vita sul nostro Pianeta provenga da Marte. Lo stesso scienziato ha asserito: “La vita sulla Terra è arrivata da Marte, quindi noi siamo marziani”.
Lo studioso ha capeggiato uno studio effettuato insieme ad un team di esperti del Westheimer Insitute for Science and Technology, negli USA. A dar man forte alle ipotesi di questo gruppo di scienziati ci sarebbe la presenza del molibdeno ossidato, elemento che è considerato presente sul Pianeta Rosso. Secondo Banner, il molibdeno presente su Marte, quando è allo stato liquido, sarebbe in grado di influenzare la nascita delle prime forme di vita.
I motivi che rendono scettici i geochimici sul fatto che la vita non abbia avuto origine da Marte sono principalmente due:
1. In primis il “paradosso del catrame” il quale prevede che, quando le molecole organiche sono esposte a luce o calore, non si formano le molecole più complesse che sono presenti negli esseri viventi. Necessaria per la creazione di tale molecole è la superficie di sostanze cristalline (per creare le molecole prebiotiche) e gli ossidi di molibdeno (per unire tali molecole probiotiche e formare l’RNA, da cui avrebbe avuto origine la vita). Essendo però, agli albori della formazione della Terra poco l’ossigeno, la formazione degli ossidi di mobildeno non sarebbe stata possibile.
2. In origine la Terra era coperta completamente d’acqua. Essa avrebbe finito per corrodere l’Rna, impedendo la formazione degli esseri viventi.
Miliardi di anni fa, invece, su Marte vi era abbondanza di ossigeno e grandi quantità di ossidi di molibdeno che avrebbero reso possibile la formazione della vita, trasportata poi sulla Terra grazie ai meteoriti.
I risultati del sorprendente studio sono stati presentati alla conferenza mondiale di geochimica ‘Goldschmidt’, a Firenze.