A dicembre il caso della maestra negazionista aveva fatto discutere. A Treviso, infatti, la supplente Sabrina Pattarello dell’Istituto “Giovanni XXIII” era solita non indossare la mascherina in classe e soprattutto riferire ai piccoli che il dispositivo di sicurezza non era necessario. Quando usava i social, inoltre, pubblicava contenuti vicini agli ambienti negazionisti, complottisti, no vax e no mask.
Cos’era successo
Raggiunta dalle polemiche la signora Pattarello si era messa in malattia fino al 23 dicembre. In quell’occasione la preside aveva riferito:
Messa di fronte ad un certificato medico di esonero, avevo concordato che indossasse la mascherina trasparente e la visiera, presidi consentiti dal DPCM. Ritengo che in un momento del genere chi ha posizione negazioniste e non rispetta le regole non possa stare in aula.
Nel frattempo la scuola e la prefettura avevano deciso che il suo contratto, con scadenza alla fine del gennaio 2021, non sarebbe stato rinnovato. Nonostante in questi giorni Sabrina Pattarello si è presentata a scuola per svolgere regolare servizio.
La protesta dei genitori
Il suo ritorno ha scatenato le proteste dei genitori che alle 13 di oggi, 12 gennaio, si sono radunati a scuola per riportare a casa i loro figli prima del termine delle lezioni. Anche in questi giorni la Pattarello non indossava la mascherina ma soltanto una visiera trasparente.
L’insegnante, inoltre, si era resa nota per aver sbraitato contro le telecamere di Piazza Pulita su La7: “Non esiste, è tutto falso”, riferendosi al Covid mentre si trovava a Padova nel settembre 2020 in mezzo alla manifestazione dei negazionisti.
Questi numeri servono solo per convincere a vaccinare il popolo. Vogliono vaccinare tutti e far diminuire la popolazione. È tutto falso!
Ai bambini diceva: “Muoiono soltanto i vecchi”
Il Gazzettino ricordava che la maestra negazionista era solita ripetere ai bambini: “Tanto di Covid muoiono solo i vecchi”. Quando entrava in classe, dunque lontana da occhi indiscreti, si toglieva la mascherina e invitava gli alunni a fare altrettanto. “Sono la maestra, vi dico io cosa fare”, diceva agli alunni. Le voci sul suo conto erano state riferite direttamente dai bambini ai genitori. I colleghi, invece avevano intuito i suoi comportamenti e avevano fatto partire le segnalazioni.
La scuola si era mobilitata a seguito dell’affronto a muso duro di una collega: “Se non la smetti ti denuncio”, aveva detto alla Pattarello che perseverava nel suo atteggiamento. La maestra negazionista, oggi, è al centro delle cronache come preoccupante fenomeno no mask presente anche nel mondo degli insegnanti.