La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto la richiesta presentata dai legali di Silvio Berlusconi di spostare a Brescia i processi relativi al caso Ruby e ai diritti Mediaset, che quindi continueranno ad essere celebrati a Milano. Nel dispositivo della sentenza, si legge: si “rigetta la richiesta di remissione e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali”. Gli avvocati dell’ex premier, Niccolò Ghedini e Piero Longo, hanno ribadito nell’udienza di lunedì la richiesta di trasferimento per “legittimo sospetto”, sostenendo che i giudici non sarebbero stati sereni nella loro decisione.
Il processo per i diritti tv Mediaset, nel quale Berlusconi è già stato condannato in primo grado a quattro anni con l’accusa di frode fiscale per presunte irregolarità nell’acquisizione di diritti televisivi, riprenderà quindi il prossimo 8 maggio, mentre la prossima udienza del processo relativo al caso Ruby, che vede il Cavaliere accusato di concussione e prostituzione minorile, è prevista per il 13 maggio. Un’eventuale condanna del leader del Pdl potrebbe pesare sia sul governo di “larghe intese”, sia, sopratutto, sulle aspirazioni di Berlusconi di presiedere la Convenzione per le riforme istituzionali. Ghedini e Longo hanno già fatto sapere che chiederanno un rinvio per il process0 Mediaset, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale sul conflitto di attribuzione sollevato nel 2011 dalla presidenza del Consiglio relativamente al rigetto, da parte del Tribunale, di un legittimo impedimento dell’ex premier.
Inoltre, poichè mercoledì al Senato è prevista la votazione di tre senatori segretari, è possibile che i due legali chiedano di far slittare il dibattimento, ormai alle sue fasi finali, sempre invocando il legittimo impedimento. Lunedì, invece, riprenderà il processo sul caso Ruby, e il procuratore aggiunto Ilda Boccassini dovrebbe concludere la requisitoria iniziata a febbraio dal pm Antonio Sangermano e formulare la richiesta di condanna. Quindi, dovrebbero essere celebrate almeno due udienze, una per l’intervento della difesa e l’altra per eventuali repliche e la camera di consiglio per la sentenza. In un’intervista al Tg5 che andrà in onda oggi, Berlusconi ha parlato di entrambi i processi, spiegando: “Confido in una sentenza di piena assoluzione a meno che si voglia ancora una volta eliminarmi attraverso la via giudiziaria. Un tentativo che sta avvenendo da oltre 20 anni”.
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