Una vita vissuta in una gabbia, che per quanto potesse essere dorata, pur sempre una prigione era. Una storia a lieto fine quella che vede come protagonista Fabio Franchini, 46 anni, per 3 volte campione di pattinaggio, laureato all’ISEF e insegnante di una classe terza della scuola materna. I suoi piccoli alunni lo descrivono bello, buono e bravo come le loro mamme. E forse il nocciolo della questione sta proprio qui. Una sensibilità materna che trasformerà Fabio in Greta.
Come dichiarato dallo stesso Fabio, il maestro ha deciso di cambiare sesso e si farà operare a Pisa. Fabio ha già iniziato il suo percorso per diventare donna. Sta assumendo ormoni, tra poco farà un’operazione per impiantare protesi al seno e a settembre ci sarà la fine di questo percorso.
Ho iniziato a prendere ormoni, tra poco farò un intervento per impiantare protesi al seno e a fine estate, finalmente, la fine di questo percorso. Avrei voluto cambiare sesso dodici anni fa, ma i miei genitori non erano d’accordo e io non ero pronto. Allora decisi di continuare a vivere nel mio bozzolo sbagliato.
Queste le parole di Fabio, descritto dagli amici come una persona retta, gentile, professionale e sensibile. Temeva il pregiudizio delle mamme dei bambini, ma non è accaduto. Anzi, le mamme lo hanno aiutato, dicendogli che loro guardano all’anima delle persone e che la sua è chiara e splendente. Una luce di speranza in una società moderna, ancor spesso dominata dal pregiudizio.
Psicologi e staff della scuola di Coteto (Livorno) non sembrano porre barricate alla trasformazione del maestro Fabio, preoccupandosi solo dell’impatto che la maestra Greta (ex Fabio) potrebbe avere sui bambini, ma come asserito da Paolo Fuligni, psicologo e psicoterapeuta, “semmai i problemi possono essere generati come riflesso dalle reazioni scomposte degli adulti”.
Commozione e gioia, dunque, per Fabio che ieri ha ricevuto un messaggio da Bianca, una delle mamme dei suoi alunni:
Ho avuto la conferma di quello che pensavo. Lei è una persona meravigliosa, le mando tutto il mio affetto e la mia ammirazione, un appoggio e un bacio grande e un abbraccio forte anche da mio figlio Michelino e dal suo babbo. Benvenuta, Greta.