Secondo studi clinici il 73% della popolazione è afflitto dal problema della carie dentale. Ma buone notizie sono in arrivo. L’intensa collaborazione tra due università americane ha permesso di individuare una molecola capace di uccidere i batteri delle cavità dentali e della carie. Parliamo dei ricercatori della Yale University (USA) che, insieme ai loro colleghi dell’Università di Santiago del Cile, hanno presentato la richiesta per brevettare una nuova molecola, ribattezzata come Keep 32, in grado di eliminare lo Streptococcus mutans, il batterio che metabolizza lo zucchero in acido lattico in grado di dissolvere lo smalto dei denti.
Come spiegato da Jose Cordova ed Erich Astudillo:
Abbiamo scelto questo nome poiché la molecola aiuta a mantenere la salute di tutti e 32 i denti. Gli attuali sistemi di protezione, come il fluoro, rinforzano lo smalto dentario, mentre questa molecola elimina direttamente il problema alla fonte. Siamo in attesa di un via libera per i trial clinici. La molecola è molto versatile e potrebbe essere aggiunta a dentifrici, colluttori, gomme da masticare e perché no, perfino ai dolci.
Dunque, per coloro che soffrono di carie e ricorrono spesso alle cure dei costosi dentisti si accende la speranza di poter confidare in un trattamento che si preannuncia semplice ed efficace. Per la sua versatilità, i ricercatori hanno confermato che la molecola può essere utilizzata in diversi modi. Potrebbe infatti essere presto aggiunta nelle gomme da masticare, nei dentifrici e nei colluttori e, come ipotizzato da coloro che l’hanno scoperta anche nei dolci. I due ricercatori sono ora in cerca di finanziamenti per completare la sperimentazione umana in un periodo di 14 o 18 mesi, in modo da avere presto un prodotto sul mercato.
I due hanno un ambizioso piano di business, mirando alla realizzazione di un fatturato di 300 milioni di dollari nei primi cinque anni di funzionamento. “Vogliamo vendere la licenza per grandi aziende per l’igiene personale, come Colgate e P & G, Hershey, Cadbury Trevor, ed altri”, hanno dichiarato gli scopritori di Keep 32.