James Holmes, ritenuto responsabile della strage avvenuta all’interno del Century 16 Movie Theaters di Aurora, un sobborgo di Denver, nel quale era in proiezione la prima del film The Dark Knight Rises, causando la morte di 12 persone e il ferimento di altre 58, è apparso ieri in tribunale. Le immagini di questo giovane ragazzo (ricordiamo che Holmes ha solo 24 anni ed era un brillante studente universitario) hanno, prevedibilmente, fatto il giro del mondo. Ciò che ha maggiormente colpito l’opinione pubblica e i media non sono stati tanto i suoi buffi capelli tinti di arancione, quanto la sua aria assente, vuota, catatonica, il ciondolare della testa quasi a mandar via un sonno che cercava di impadronirsi di lui.
Sembra che ad accentuare il già inquietante aspetto di Holmes siano stati i farmaci somministrati dal medico della prigione, sebbene nessuna certezza vi sia al riguardo. Il mistero, pertanto, si infittisce sempre più. Quel che è certo è che occorrerà attendere fino al 30 luglio per conoscere con esattezza i capi di imputazione contro Holmes. L’udienza è fissata per le 9:30 (ora locale) presso il Tribunale di Aurora. Prevedibilmente, impazzano ora le congetture su quella che è la personalità di Holmes. C’è chi si chiede perché non abbia tagliato i capelli prima di comparire dinanzi al giudice, sebbene forte sia il sospetto che sia la figura che l’atteggiamento di Holmes facciano parte della strategia della sua difesa che punterà sull’infermità mentale del giovane.
In Colorado vige la pena di morte e se il giovane fosse dichiarato mentalmente infermo, gli potrebbe essere evitata l’iniezione letale. C’è da dire, però, che l’applicazione della pena capitale nello stato è rara, dal momento che il primo e unico condannato su cui essa è stata eseguita è Gary Lee Davis, ucciso il 13 ottobre 1997. Sarebbe dunque un evento di portata davvero significativa. In ogni caso, come già riferito dall’accusa, la richiesta o meno della pena capitale sarà decisa insieme ai familiari delle vittime.