Circa un milione di persone, in Italia, si è dichiarato omosessuale o bisessuale. E’ quanto emerge da un’indagine Istat sulla popolazione omosessuale, resa nota oggi in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia.
La ricerca è stata condotta sui cittadini dai 18 ai 74 anni. La maggioranza degli italiani è d’accordo sul fatto che una coppia gay possa avere per legge gli stessi diritti di una sposata, ma solo il 43,9% ritiene giusto che due omosessuali possano sposarsi. Maggiore è invece la contrarietà nei confronti dell’adozione dei figli: solo il 20% si dice d’accordo. Tre milioni di italiani dicono di aver sperimentato l’innamoramento o rapporti sessuali o attrazione sessuale per persone dello stesso sesso.
“I dati della ricerca Istat sulla popolazione omosessuale in Italia,” dichiara Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay “diffusi in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, confermano ampiamente quanto diciamo da tempo: il paese è davvero pronto ad una legge contro l’omofobia e ne riconosce il valore e l’urgenza. Ancora, l’Italia chiede pari diritti e doveri per le coppie composte da persone dello stesso sesso”.
Sul fronte delle discriminazioni, l’indagine Istat mette in evidenza che il 61,3% degli intervistati, fra i 18 e i 74 anni, pensa che gli omosessuali siano discriminati rispetto agli eterosessuali; percentuale che sale all’80,3% quando si parla più in particolare dei transessuali. Se vengono attribuite meno possibilità di trovare un lavoro o di fare carriera, minore è invece la percezione di difficoltà nel trovare una casa in affitto. In ogni caso, il 73% esprime la sua condanna di ogni comportamento discriminatorio. Percentuali simili per chi rifiuta l’idea che l’omosessualità sia una malattia (74,8%), che sia immorale (73%), che sia una minaccia per la famiglia (74,8%).
Non mancano a tal proposito, i pareri dei politici. Queste le parole di Gianfranco Fini in occasione della presentazione dell’indagine: “Il diritto di ogni persona di godere concretamente dei diritti civili e sociali presuppone un’attenzione continua e una cura particolare delle istituzioni nel contrasto di quei comportamenti, come l’omofobia, che pregiudicano l’esercizio dei diritti individuali della persona”. “Nessuna ragazza, nessuna ragazzo dovrà più crescere nel nostro Paese pensando che subirà un diverso trattamento a causa del suo orientamento sessuale o della sua identità di genere – dichiara il segretario del PD Pier Luigi Bersani – Questo è l’impegno che tutti dobbiamo assumere in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia istituita nel 2007 dal Parlamento Europeo”.
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