Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano e Pier Luigi Bersani, ex segretario del Pd, lanciano Insieme, il nuovo progetto di sinistra, alternativo al Pd, e nato dalla fusione di Campo Progressista Mdp-Articolo1.
Dalla Piazza dei Santissimi Apostoli di Roma, il battesimo del nuovo movimento anti-Renzi, vede alternarsi sul palco Bersani, Pisapia, D’Alema, Cuperlo: obiettivo del nuovo movimento, è raccogliere i delusi di sinistra che non si sentono rappresentati più dal Pd. E tutti gli interventi sono decisamente antirenziani.
Da oggi parte la casa comune per un nuovo centrosinistra. È necessario essere uniti e radicalmente innovativi perché se noi non riusciamo a dare una casa comune radicalmente innovativa rispetto al passato, noi non riusciremo a raggiungere l’obiettivo. Non bisogna dire solo cose di sinistra ma fare cose di sinistra. La politica deve tornare a cambiare la vita delle persone. La politica non è avere tanti like, la politica non è l”io’ ma è il ‘noi'”.
Dice Pisapia dal palco rincarato dalle parole di Bersani.
Serve un centrosinistra largo e plurale, politico e civico, con meno non ce la facciamo, con meno possiamo fare solo una nobile testimonianza. Il Pd, e mi spiace dirlo, non è nelle condizioni e nell’intenzione di promuovere un centrosinistra largo, perché pensa che il centrosinistra si riassume nel Pd e il Pd si riassume nel capo. Noi vogliamo rivolgerci a tutto quel popolo di centrosinistra che se ne sta a casa, deluso e sfiduciato, e che magari oggi ha sentito passare in tv il comizio di Renzi e gli passa sulla testa come acqua sul marmo. Ma ci rivolgiamo anche a tutti quelli che potrebbero parlare e invece stanno zitti e fermi. Ma noi vogliamo reagire o no? Noi possiamo accettare che a poco a poco la destra prenda in mano il paese? Basta camarille, basta gigli magici e basta arroganza. Non se ne può più.
E se D’Alema confida in un movimento che possa tornare a fare politica di centrosinistra, diversa dal quella effettuata dal Pd in questi anni (abolizione dell’articolo 18, abolizione per tutti del’Imu e via dicendo), il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti confida la propria fiducia in Renzi come candidato premier e nel Pd augurandosi che questa nuova piazza possa trovarsi in sintonia proprio con il vituperato Pd.