Nell’immaginario collettivo, da sempre, il Bambin Gesù è raffigurato come roseo e paffuto, sorridente e sereno. Così appare, solitamente, nei presepi dei cattolici. Eppure, quest’anno, in Piazza del Duomo, a Carrara, ha fatto la sua apparizione un Bambinello dalle sembianze completamente diverse rispetto a quelle a cui siamo normalmente abituati. Parliamo di un vero e proprio presepe choc nel quale il Bambin Gesù, anziché essere circondato da Maria, Giuseppe, il bue e l’asinello, è invece attorniato da bidoni di metallo.
Non finisce certo qui. Il Bambinello, inoltre, è rappresentato da una scultura di resina bianca che lo fa apparire in pratica come uno scheletro che giace a terra su un pagliericcio. La colonna sonora, poi, anziché essere come da tradizione costituita dalle classiche e amatissime canzoni natalizie, è invece un mix di raffiche di mitragliatrice, scoppi di bombe e cori natalizi. Come raccontato da alcuni giornali locali, l’allestimento insolito del presepe di Carrara, completato poi da foto di scene di guerra e di povertà, è ispirato alla storia di Olga Komut, una donna ucraina di 31 anni, al settimo mese gravidanza, che è stata trovata morta di stenti nello scorso mese di febbraio nella tenda dove abitava in un’area industriale dismessa alla periferia della città toscana. Il caso sconvolse molto gli abitanti di Carrara.
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