Il Manifesto – una delle testate storiche italiane, dal febbraio scorso in liquidazione coatta amministrativa – chiude. I liquidatori hanno, infatti, inviato un fax alla redazione del quotidiano, nel quale comunicano la cessazione dell’attività aziendale e richiedono la concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale per 12 mesi.
La redazione stava cercando di portare avanti una trattativa per scongiurare questa notizia che era già nell’aria da un po’ di tempo, ma non c’è stato nulla da fare. Proprio sul sito de Il Manifesto viene data la notizia e viene ribadita l’intenzione della redazione di non arrendersi:
“Oggi in redazione abbiamo ricevuto un fax che non aspettavamo. Ce lo inviano i nostri liquidatori: da febbraio siamo con i conti bloccati. Con i liquidatori abbiamo avviato una trattativa e per la prossima settimana è stato fissato un incontro. Oggi il fax inatteso. Solo un passo formale per avviare la trattativa al Ministero? Forse, ma non ci rassicura il resto del fax, in cui si parla di una cassa integrazione di 12 mesi per tutti i lavoratori. Domani sul giornale troverete tutti i particolari. Intanto, chiediamo ancora il vostro sostegno, che in questi mesi è stato importantissimo, sia per i nostri conti che per la continuazione di questa esperienza politica. Cerchiamo di continuare a fare informazione in una situazione che è molto difficile per ciascuno di noi“.
Anche Francesco Pardi, deputato dell’Italia dei Valori, afferma:
“Il Manifesto non deve chiudere. Faccio appello alla società civile e al Parlamento perché una testata storica non chiuda i battenti. C’è la possibilità di tagliare, con la riforma della legge sull’editoria, decine di testate che di fatto non esistono e non vendono neanche una copia in edicola; mentre per quelle che hanno una storia e un seguito, in crisi per il solo fatto di non avere grandi gruppi editoriali alle spalle, va fatto l’impossibile. Mi impegnerò personalmente in Senato per trovare una soluzione in fretta prima che i liquidatori, che da febbraio hanno messo in amministrazione coatta Il Manifesto e che oggi hanno annunciato alla cooperativa le loro intenzioni, possano decretarne la chiusura definitiva“.
Sul fax dei liquidatori si legge: “Comunicazione cessazione attività aziendale e richiesta concessione trattamento straordinario di integrazione salariale. Si comunica che è stata decisa la cessazione della complessiva attività aziendale della cooperativa Il Manifesto in liquidazione coatta amministrativa“, mentre Valentino Parlato – uno degli storici direttori de Il Manifesto – dichiara: “Non può chiudere una testata così“.