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Il “macellaio di Montreal” arrestato a Berlino

Il “macellaio di Montreal” arrestato a Berlino

Aveva ucciso e smembrato il suo ex amante, pubblicandone poi il video su internet e inviando parti del suo corpo al partito conservatore e al partito liberale canadese. Fuggito da Montreal, dove aveva commesso il delitto, per nascondersi in Francia, sembrava esser riuscito a far perdere le sue tracce grazie alla sua abilità nei camuffamenti, ma è stato individuato e arrestato oggi in un internet cafè a Berlino, per merito di Kadir Anlayisli, proprietario del locale, che ne ha segnalato la presenza alle autorità.
Il ventinovenne Luka Rocco Magnotta, attore di film porno gay, è accusato dell’omicidio di Jun Lin, di origini cinesi e di tre anni piu’ grande, con cui in passato aveva intrecciato una relazione. E’ stato soprannominato dai media “il macellaio di Montreal” per via del delitto particolarmente efferato: ha aggredito la vittima con un punteruolo rompighiaccio, colpendola ripetutamente, per poi sezionarne il corpo con un coltello. Prima di fuggire in Europa, il killer ha impacchettato un piede e una mano dell’ex amante e li ha spediti via posta rispettivamente alla sede centrale del partito conservatore canadese, a Ottawa, e agli uffici del partito liberale, cui il pacco tuttavia non è giunto perché intercettato presso un deposito postale. Il torso invece è stato ritrovato in una valigia sul retro di un edificio di Montreal. Per contrastare la fuga di Magnotta, lo scorso giovedi’ l’Interpol aveva spiccato un mandato di cattura internazionale, poiché si sospettava che intendesse nascondersi a Parigi, dove era stato già altre volte e poteva contare sulla presenza di alcuni conoscenti. Dalla capitale francese, il fuggitivo si era spostato nella vicina Bagnolet, per poi defilarsi alla volta di Berlino, che ha raggiunto verosimilmente in pullman. L’identità del presunto assassino deve essere ancora accertata definitivamente dalle autorità berlinesi, tuttavia si sospetta che non sia il primo omicidio per Magnotta, noto per il proprio sadismo e la propensione alla violenza a causa di alcuni video diffusi via internet in cui l’ex attore veniva ripreso mentre uccideva gattini con l’aspirapolvere o dandoli in pasto a un pitone. In passato il nome del Magnotta era stato associato ad altri tre casi di omicidio, per cui tuttavia non era stata provata la sua colpevolezza.

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